Al Giro le polemiche non finiscono mai

img
img
img
img
shape
shape
blog-details
19
May
ad

Oggi la tappa accorciata, critiche sull'atteggiamento dei corridori

Un Giro d'Italia 2023 non fortunato. Le pessime condizioni meteo e i tantissimi ritiri (da Evenepoel in poi) stanno condizionando la corsa che arriverà a Roma domenica prossima. A questo si aggiunge l'assenza di spettacolo durante le poche tappe di salita sin qui disputate. 

Oggi si è raggiunto il momento più difficile: la tappa con arrivo a Crans Montana è stata accorciata di oltre 100 km con una decisione arrivata qualche minuto prima rispetto al via ufficiale, dopo lunghe discussioni fra corridori, squadre e organizzatori. Non tutti erano d'accordo, almeno a parole. Il meteo, però, non è stato poi così 'impossibile': all'arrivo c'era pure il sole. 

Una delle posizioni più forti è stata quella di Gianni Moscon che, intervistato dalla Rai, ha dichiarato: "Se si fosse lasciata la tappa com’era, chi voleva continuare continuava e chi voleva fermarsi era libero di farlo. Non l’ha ordinato il dottore di correre in bicicletta, se non ci piace possiamo anche cambiare lavoro". 

Al termine della corsa ha parlato anche la maglia rosa, Geraint Thomas: "Decisione giusta tagliare la tappa? La cosa importante è che i corridori sono rimasti uniti. Difficile quando vedi il meteo la sera prima e non puoi sapere con certezza come andranno le cose, ma penso che in fin dei conti anche le tappe brevi e intense possono essere interessanti. Anche se alla fine oggi il vento frontale ci ha bloccato, penso. Col senno di poi avremmo potuto correre, ma partire con quel freddo e bagnati, quando devi superare quota duemila, e già tanti malati non è certo ideale. Quindi penso sia stata la decisione giusta".

Stacca in volata le tue bollette | NeN Energia