Il ciclismo si avvicina all'Africa, ma rischia di perdere la Qhubeka. Appena assegnati i Mondiali in Africa per il 2025, la squadra sudafricana fondata e gestita da Douglas Ryder, rischia di scomparire. Nel 2013 è stata la prima del continente a prendere la licenza Professional e nel 2016 la prima a iscriversi al World Tour. Stamattina segnala l’allarme per difficoltà finanziarie. “Non è in grado di rinnovare la licenza. Potrebbe scomparire dalla scena internazionale. Per Douglas Ryder - scrive Manuel Martinez - il conto alla rovescia è iniziato. Il 19 ottobre, per mancanza di denaro, non ha potuto presentare la sua richiesta all’UCI. Al momento la sua squadra è limitata ai due sudafricani Nic Dlamini e Reinardt Janse Van Rensburg, entrambi a fine contratto. Tra gli altri ciclisti, sei, tra cui Victor Campanaerts e Giacomo Nizzolo, cambieranno strada e due - Fabio Aru e Matteo Pelucchi - si ritirano. Nella sua lotta per salvare la baracca, Ryder non ha esitato a chiedere aiuto sul sito Web - se un’azienda desidera unirsi a noi, ci contatti. La bottiglia in mare non è sicura di raggiungere la riva”.

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