Kwiatkowski si ritrova, Marta Cavalli scrive la storia
Se non fosse già sponsorizzata da un famoso marchio di birra, potremmo pensare che l’Amstel Gold Race sia la corsa perfetta per un brand di foto. Nel giro di due anni la storia si ripete ed è sempre un finale col brivido; stavolta a stappare la birra è stato Michal Kwiatkowski, che si è ritrovato (anche come valido elemento al Fantacycling), dopo un periodo opaco.
Sorsata amara, invece per i “Van” d’Olanda: nella corsa maschile, Mathieu Van der Poel si è piazzato quarto. Pier Augusto Stagi su Tuttobici dice che “è chiaro che con lui siamo abituati bene e ci aspettiamo sempre qualcosa di “monstre”. Aveva il numero 1 sulla schiena, cercava il bis come alla Dwars Door Vlaanderen e Giro delle Fiandre, ma non sempre è domenica. Non sempre MVDP può essere superman”.
Kwiatkowski ha avuto più energia e voglia di vincere, attaccando sul trentesimo muro di giornata, il Keutenberg, a 34 km dal traguardo. Ha portato via un gruppetto di undici uomini, è andato poi all’attacco da solo, è stato ripreso da Benoit Cosnefroy. Finale con beffa. Radio corsa aveva comunicato al francese di aver vinto.
“Una leggerezza che fa passare cinque minuti di gioia e di gloria al malcapitato transalpino - racconta Tuttobici - che si gode la coppa gelato prima che gliela tolgano brutalmente dalla bocca. Carognata pazzesca, per una corsa di livello come l’Amstel Gold Race”.
Chi invece ha festeggiato senza alcun dubbio o incertezza è stata la bravissima Marta Cavalli. L’azzurra della Groupama FDJ oltre a confermare l’ottimo momento del nostro ciclismo femminile, ha scritto un pezzo di storia, divenendo la prima italiana di sempre a vincere l’Amstel. Impresa degna di un brindisi, magari con bollicine più pregiate, di quelle della birra olandese.
RIVEDI L'ULTIMA LIVE SU YOUTUBE 👉 https://www.youtube.com/watch?v=76N82JgYuYc&t=413s