Il corridore della Bahrain McLaren si racconta nella diretta Instagram di Fantacycling
Ecco l'estratto della nostra diretta Instagram con Eros Capecchi. Il corridore della Bahrain McLaren ha analizzato la stagione appena trascorsa e ha toccato temi molto importanti come la sicurezza sulle strade per i ciclisti.
Qui la diretta integrale dal nostro profilo Instagram: https://www.instagram.com/tv/CHvxFxQIPIe/
"Gli anni scorsi a
metà novembre eravamo già in bici con continuità. Adesso no,
perche la stagione è finita più tardi. Ma da domani ho un bel
programma di allenamento da seguire"
"Il Giro d'Italia a
ottobre è stato atipico, anche se con il meteo siamo stati
abbastanza fortunati. Ma andavamo verso il freddo, e questo era
insolito".
"La protesta della
Morbegno-Asti? Preferisco non parlarne. Le tempistiche sono state
sbagliate, ma è sbagliato far passare i ciclisti come fannulloni.
Eravamo pronti a fare la tappa, è stata fatta una richiesta ed è
stata accettata: tutto qua. Sbagliati tempi e modalità, abbiamo
messo in difficoltà gli organizzatori, ok. Ma non è stato giusto
farci passare per sfaticati, perché anche in quella tappa siamo
andati oltre 45km/h di media. Diciamo la verità, senza polemiche: la
vera forzatura era fare oltre 270 km al freddo, alla penultima
tappa".
"Landa è simpatico e
mi trovo bene con lui, perché parlo spagnolo e ci intendiamo".
"Ho lasciato un pezzo
di cuore alla Deceuninck, sento ancora alcuni ex compagni: per tre
anni ho vissuto in una grande famiglia. Sento spesso Honorè, Jungels
e sono amico anche di Remco Evenepoel".
"A proposito di
Remco, la sua assenza al Giro ha fatto bene a... chi ha vinto il
Giro!"
"Alaphilippe
distratto come dice Bettiol? Mah... Io l'ho visto cadere solo una
volta, quindi non posso dire nulla. Sulle esultanze invece sì, deve
fare più attenzione :) Ma in generale, non si può discutere un...
indiscutibile come Alaphilippe".
"Landa avrebbe fatto
meglio a disputare il Giro? Sì, ma è come fare la schedina il
lunedì: dopo sono bravi tutti! Il Giro di quest'anno è stato
durissimo. In carriera ho corso in 12 giri, questo è stato il più
duro per me".
"La cosiddetta bolla
anti-Covid ha funzionato benissimo per noi corridori, che eravamo
supercontrollati. Per i massaggiatori o altri uomini della carovana,
è stato più difficile. Ma alla fine è andata bene, anche perchè
sinceramente perfino in gruppo si temeva che il Giro d'Italia non
sarebbe mai arrivato a Milano".
"È stato un Giro
duro, corso a velocità folli anche perché si correva ogni giorno
come fosse l'ultimo!"
"Nel 2020 ero partito
bene, poi lo stop forzato non mi ha fatto bene".
"Durante questa zona
arancione-rossa, sto andando in mountain bike e resto in zona, così
evito problemi anche alle forze dell'ordine che contollano".
"Meglio Bennati o
Nocentini come esempio? Non so scegliere, vanno bene entrambi :)".
"Nibali ha ancora un
futuro? Sì, certo. Il 2020 ha avvantaggiato i più giovani perché
nella stagione cosi condensata erano più brillanti degli over 30 che
invece raggiungono la brillantezza attraverso la resistenza, e
quest'anno non c'è stato tempo".
"Il giovane top del
futuro è Remco Evenepoel, un talento pazzesco che conosco bene. Poi
il Giro ha rivelato Geogeghan Hart e Almeida, che saranno ancora
protagonisti ad alto livello".
"Giovani italiani? Va
a periodi... Di sicuro, però, sarebbe opportuno lavorare meglio a
livello giovanile e dilettantistico. Quando ero giovane io, in Italia
c'erano più investimenti e squadre per i ragazzi. E il salto ai
professionisti era più facile anche perché erano presenti più
squadre italiane. Adesso si fa più fatica. Ai giovani ciclisti
italiani mancano tranquillità e prospettive, eppure si continua a
pretendere tutto e subito. Sbagliato".
"Roglic ha rivinto la
Vuelta ed è arrivato 2* al Tour, solo dietro a un fenomeno come
Pogacar. Per i tifosi ha 'perso' il Tour, ma in televisione sembra
tutto facile. La realtà è molto più complicata e faticosa".
"Ballerini sta
crescendo anno dopo anno. Ha buttato via il titolo italiano per
quell'impennata, ma glielo perdono e ci riproverà. Bagioli è forte,
umile e simpatico: continuerà a migliorare".
"Ganna trionferà
nelle crono per i prossimi 7-8 anni, ma lo immagino anche vincitore
ad una Parigi-Roubaix: ha classe e qualità per farcela".
"I momenti più
brutti della mia carriera sono state le morti di qualche corridore:
Michele Scarponi su tutti".
"La sicurezza nelle
strade è fondamentale. In Italia ci sono poche piste ciclabili,
purtroppo. Io sono ossessionato e impaurito dalle macchine, ma non ho
alternative: gli allenamenti si fanno in strada. L'unica
raccomandazione è la stessa di sempre: agli automobilisti chiediamo
attenzione, perché noi in bici siamo sempre la parte lesa, quelli
che hanno la peggio. E la cosa più brutta è sentire le offese, gli
insulti degli automobilisti. Ci vedono come quelli che non hanno
niente da fare e quindi vanno in bici. Ma non è così!".
"Ho ancora grande
entusiasmo e ottimi valori, non ho ancora fissato quanti anni di
carriera. Mi sento ancora giovane, ho lo spirito giusto per restare
ad ottimo livello. Voglio comunque valutare stagione per stagione".
"Bennati va ancora in
bici e adesso va più forte di prima. Gli è rimasta l'indole del
corridore: dicono che non si allena, poi esci e ti tira il collo".
"Quest'anno chi mi ha
preso al Fantacycling ha buttato i soldi :) Ma per l'anno prossimo
prometto di fare molto meglio".
"Cosa farò dopo il
ciclismo? Ho un'azienda di famiglia da seguire, ma non mi
dispiacerebbe un provare a commentare il ciclismo in tv".
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