Il talento belga parla della corsa iridata e fa discutere
Remco Evenepoel passa all'attacco; non solo in corsa, ma anche davanti ai microfoni. Dopo aver commentato con compostezza l'esito del mondiale nelle Fiandre (in cui tra l'altro ha corso al servizio della squadra), il talento belga non ha risparmiato critiche alla gestione di gara della sua nazionale: "Il miglior corridore in corsa a parte Julian Alaphilippe? Difficile dirlo, ma sarei potuto diventare campione del mondo - ha detto Evenepoel durante la trasmissione Extra Time Koers della VRT - Sapevo quale era il mio compito, ovvero saltare su ogni azione. L’obiettivo era che non partissero corridori pericolosi senza che non ci fosse almeno uno di noi. C’erano due leader, Van Aert e Jasper, mentre io ero un gregario".
Il belga ha poi raccontato il dialogo con il Ct della sua nazionale Sven Vanthourenhout: "Penso ci fosse uno scenario con il quale avrei potuto vincere la corsa - ha aggiunto il belga - Gliel’ho detto in maniera onesta e gli ho chiaramente chiesto ‘ne avrò la possibilità o no?’ Mi è stato detto chiaramente di no. La carta scelta era Van Aert, quindi mi sono focalizzato su quella e ho fatto quel che potevo per aiutare. Lo avrei fatto anche alla Deceuninck-QuickStep se mi fosse stato chiesto”. Un'amarezza che Remco potrebbe trasformare in energia al Giro di Lombardia, in cui spera di riscattarsi dimenticanto la terrificante caduta del 2020. Lo acquisterete nella vostra formazione?
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