Fausto Masnada: "Evenepoel tornerà protagonista. Nel 2021 aiuterò la squadra"

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Il corridore della Deceuninck interviene nella nostra diretta Instagram

Diretta Instagram ricca di spunti quella con Fausto Masnada. Il bergamasco della Deceuninck Quick Step, nell'ultima stagione ha fatto molta strada e non vuole certo fermarsi qui. 

Guarda la diretta integrale sul nostro canale Instagram IGTVhttps://www.instagram.com/tv/CIRNwrLoZUy/

“Sia alla CCC che alla Deceuninck ho lavorato con materiali di altissima qualità e con estrema cura dei dettagli per migliorare le prestazioni. In Deceuninck mi sono sentito più a casa perché ho ritrovato Cattaneo, Ballerini e il direttore sportivo Bramati che già conoscevo. Ma anche alla CCC ho trascorso otto mesi ottimi, ad alto livello, ed è stata un’esperienza positiva. Entrambe sono impeccabili squadre World Tour”. 

“Con Almeida al Giro abbiamo pensato anche alla vittoria finale, certo. La politica dei giovani - tipo Almeida e soprattutto Evenepoel - dà i suoi frutti anche nelle grandi corse a tappe, dove io e Cattaneo abbiamo dato un buon contributo. La filosofia della Deceuninck è lineare: una squadra giovane, ambiziosa e di talento, con giovani in primo piano e affiatati con tutti”.

“Almeida al Giro cresceva di giorno in giorno, dimostrando di saper tenere la maglia rosa e di meritarla sotto ogni punto di vista. Fino allo Stelvio non aveva mai dato segni di cedimento e noi ci credevamo, perché Milano era sempre più vicina. Joao andava forte e si vedeva in ogni tappa, aveva più energia di tutti: siamo stati contenti di supportarlo, sperando nella vittoria finale sino alla 19a tappa. Di sicuro Almeida continuerà a migliorare, diventando un grande corridore da grandi giri”. 

“Per quello che ha fatto in avvio di stagione e anche subito dopo il lockdown, credo che Evenepoel avrebbe conquistato il Giro d’Italia. Nelle corse a tappe di una settimana era nettamente superiore e sono sicuro che avrebbe tenuto anche nelle tre settimane. Poi magari non avrebbe vinto, chissà, ma sicuramente sarebbe andato sul podio del Giro. Un talento come Remco è un fenomeno, nasce una volta ogni 5-6 anni: si è visto in corsa come riesce a fare la differenza. Contro di lui ho avuto un’esperienza personale alla Jonica Race del 2019: ero in fuga, lui è uscito da solo dal gruppo, mi ha ripreso e poi mi ha staccato in pianura. Non riuscivo a stargli a ruota! Da lì ho capito che era un fenomeno!”. 

Remco ha testa e voglia di vincere. Ha già programmato il 2021. E’ supportato da un grande fisico. Tornerà determinato e cattivo, dimenticando quello che è successo al Giro di Lombardia”.  

“Conoscevo quella discesa, che scende dal Muro di Sormano. E’ pericolosa, con curve brutte. Quando ho visto il video della caduta, abbiamo capito che era grave. Per la dinamica e il luogo, il ponte, Remco è stato fortunato”. 

“Nel 2021 spero di disputare il Giro d’Italia più un altro grande giro, Tour o Vuelta. Dipenderà dal calendario, se verrà modificato o meno”. “Da agosto in poi è stato frustrante sottoporsi a un’infinita di tamponi. Frustrante per la paura di essere positivi, perchè chi ha preso il virus è stato costretto a chiudere in anticipo la stagione. Matthews e Gaviria erano asintomatici, si sentivano bene, ma sono stati costretti ad abbandonare la corsa. Giusto così, ovviamente. Ma frustrante”. 

“La tappa accorciata del Giro? Ci sono state incomprensioni e malgestione da parte di tutti. Venivamo da 4-5 giorni molto impegnativi, la protesta non era condivisa da tutto il gruppo e c’è stato un caos generale. Non succederà più. E’ stata una lezione per tutti noi corridori e anche per chi disegna il percorso: meglio evitare la tappa più lunga - seppur pianeggiante - in mezzo alle tappe più impegnative”. 

 “Siamo consapevoli che andare in bici è il nostro lavoro, per il quale veniamo pagati. Quindi non dobbiamo discutere il percorso. Ma, paradossalmente, dico che se la tappa fosse stata lunga e impegnativa, decisiva per la classifica, con 6mila metri di dislivello, non ci sarebbe stata alcuna protesta”. 

“Io 5° dei corridori italiani al Fantacycling? Bene, dai. Spero di essere titolare anche in nazionale al prossimo Mondiale”. Il 2020 degli italiani è stato buono. Ci manca un uomo di punta, un idolo soprattutto nelle corse di un giorno. Si spera che fra qualche anno arrivi un nuovo talento”. 

Nibali non va criticato. A 36 anni è stato ancora nei Top10 al Giro, confermando una continuità da campione vero. Non gli si può rimproverare nulla, è sempre un atleta di alto livello nonostante l’età. Oltre alla classe, ha ancora la grinta di un giovane”. 

Ganna diventerà sempre più forte a cronometro, e magari vincerà l’oro alle prossime Olimpiadi di Tokyo. E’ quella la sua specialità, chissà per quanti anni. Nella Roubaix e nelle altre classiche potrà tentare: ha le qualità, anche senza essere così dominante come a cronometro”.

“Nel 2021 affiancherò il capitano, penso Evenepoel, per conquistare un grande giro. Così abbandonerò un po’ di ambizione personale, ma quando avrò la possibilità di far bella figura anche da solo, prometto di portare tanti punti a quelli che mi prenderanno al Fantacycling. Al fantamercato sceglierei per primo Evenepoel o Alaphilippe. Sono di parte, ma convintissimo che il loro 2021 sarà grandissimo. Tra le sorprese invece prenderei Kuss e Ciccone”. 

“Ciccone è impaziente, vuole ripartire. Se la prossima stagione sarà lineare, sicuramente lo vedremo davanti”.   

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