Percorso adatto agli scalatori, Froome si gioca la conferma al Tour
Al Giro del Delfinato gli esami non finiscono mai. Sarà così per Roglic e Bernal, i maggiori pretendenti alla vittoria del Tour de France, che già al Tour de l’Ain hanno risposto presente (soprattutto lo sloveno). Anche al Criterium du Dauphiné il duello più atteso sarà tra loro due: il vincitore dell’ultima Grande Boucle contro l’uomo che corre sempre per vincere (e spesso ci riesce).
Attenzione però, questo Delfinato, antipasto sempre sfizioso del Tour, regala terreno a chi ha il coraggio di attaccare e le gambe per farlo.
Tanto per cominciare non ci saranno occasioni per i velocisti (in molti rimarranno a casa, come per esempio Ewan) e non ci saranno cronometro; le cinque tappe che compongono la corsa saranno il palcoscenico ideale per chi sa andar forte in salita.
Allora oltre al duo Roglic-Bernal, attenzione agli outsider, come Pogacar, ad esempio, che dopo il podio dello scorso anno alla Vuelta ha voglia di stupire ancora. Rivedremo il tedesco Buchmann voglioso di riconfermare i valori espressi al Tour 2019, così come Julian Alaphilippe che dopo il secondo posto della Sanremo sarà il capitano della Deceuninck Quick Step. Il moschettiere, dopo l’exploit della stagione scorsa, sogna di riportare il Tour ai francesi.
Lo stesso obiettivo di Pinot, che si presenterà al Delfinato però senza Gaudu (fermato da problemi digestivi), ben più di un semplice gregario.
La voglia di riscatto accompagna anche Mikel Landa che in questa stagione, forse, avrà per la prima volta una squadra (la Bahrain McLaren) a sua completa disposizione.
Stesso discorso per Nairo Quintana, passato all’Arkea con le stesse motivazioni, ma che sembra ancora alla ricerca della condizione migliore
Come lui anche il connazionale Miguel Angel Lopez, per cui il Delfinato sarà l’occasione per riscattare la prestazione non certo esaltante del Mont Ventoux Challenge. Ci si attende un acuto anche da Adam Yates, uno che sa andare forte in salita.
Occhio anche al duo colombiano della EF Sergio Higuita e Daniel Martinez che a inizio 2020 erano arrivati primo e secondo proprio nel giro corso in patria. Gente che sa andare forte in salita.
Ma il duello, come detto, sarà soprattutto tra Roglic e Bernal che significa anche la lotta tra le corazzate Jumbo Visma e Team Ineos. La prima potrà contare su Kruijswijk e Dumoulin, mentre la seconda avrà pezzi da novanta come Thomas, Sivakov (attenzione al ragazzo russo perché sta andando molto forte) e Froome. Già, per il quattro volte vincitore del Tour de France (che ha già firmato per la Israel dal 2021) questo Giro del Delfinato potrebbe essere la prova decisiva in vista della Grande Boucle. Il campione britannico è lontano dalla condizione migliore e la Ineos sta pensando di escluderlo dal Tour. È proprio vero che gli esami non finiscono mai, anche per i migliori.