Il Pagellone della Campagna del Nord (parte 2)

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16
Apr
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Le insufficienze delle corse su pietre

Philipsen: 5.5

Primavera insufficiente per un corridore del suo calibro, complice anche la caduta nel finale della Nokere Koerse, il belga fatica a brillare e a cogliere piazzamenti importanti. Riesce comunque a vincere la Kurne e a piazzarsi sul podio a Omloop e a Schelderijs. Alla Roubaix è l'ultimo a mollare la ruota di Pogacar e Van der Poel, ma a Mons-en-Pévèle gli si spegne la luce e chiude fuori dalla top ten.

Jorgenson e Girmay: 5

Due potenziali protagonisti delle corse del nord, disputano una campagna anonima e priva di guizzi significativi. Da entrambi ci si aspettava decisamente di più: il corridore della Visma si piazza in top ten a Dwars ed E3, ma crolla totalmente nel finale in pianura del Fiandre; l'eritreo, invece, ottiene un discreto 7° posto alla Gand e un 15° alla Roubaix, che non bastano per la sufficienza.

Soudal Quick-Step: 4

C'era una volta il Wolfpack, un team capace di dominare le classiche del nord e di essere la squadra più forte sulle pietre. La Soudal viene salvata parzialmente da Merlier 2° alla Gand e vincitore della Schldeprijs e dalla fuga di Pedersen 4° all'E3. Il resto è un disastro: addirittura fuori dalla top 20 di entrambe le monumento e mai nessun protagonista nelle varie corse.

Mohoric: 3

La più grande delusione di questa campagna del nord: totalmente fuori forma rispetto al corridore ammirato nelle ultime stagioni. Non riesce mai a lottare nemmeno per una top ten e il suo valore al Fantacycling passa da 22 a 14 fantamilioni.

De Lie: sv

Il potenziale del belga è indiscutibile, ma a 23 anni non è ancora riuscito a fare il salto di qualità. Il corridore della Lotto corre solo le prime classiche del nord, senza acuti e poi viene addirittura messo fuori rosa dalla sua squadra, per la pessima condizione e per la scarsa professionalità in termini di allenamento e dieta.

Voto 0 ad alcuni tifosi

Vero, si tratta di casi isolati a fronte di centinaia di migliaia di tifosi sparsi in tutte le corse del nord, ma quanto accaduto due volte a Van der Poel è inaccettabile, soprattutto in uno sport come il ciclismo, non abituato a certi atteggiamenti degli appassionati. L'olandese ha ricevuto infatti uno sputo durante la E3, mentre era lanciato verso la vittoria in solitaria e, successivamente, alla Parigi-Roubaix è stato colpito al volto da una borraccia piena, mentre affrontava un tratto di pavé ad altissima velocità.