La 'maledizione' dei francesi al Tour

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24
Jun
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Non vincono la corsa dal 1985. E anche quest'anno puntano a tappe e maglia a pois

Molti fantamanager non erano nemmeno nati nel 1985, cioè l'ultimo anno in cui un ciclista francese, Bernard Hinault, ha vinto il Tour. Qualcuno ha parlato di maledizione, altri di sfortuna per non essere riusciti ad avere una nuova classe di atleti di alto profilo. Certo è che nessun corridore transalpino è mai più salito sul gradino più alto del podio di Parigi, nonostante diversi piazzamenti, tappe e maglie a pois conquistate negli anni successivi. E nel 2022 sarà ancora così? 

Le premesse non sono certo buone per i cugini d'Oltralpe, alle prese con tante promesse e poche certezze. Andiamo a scoprirle insieme, ovviamente in ottica Fantacycling

Partiamo dai corridori che 'dovrebbero' fare classifica: in realtà c'è soltanto Romain Bardet (Team Dsm) che costa 26 fantamilioni e che è certamente il più atteso. Già secondo e terzo in passato, è reduce dal ritiro al Giro ma in salita, se è in giornata, può fare grandi cose. Poi c'è David Gaudu (Groupama Fdj, costa 28) che però sembra essersi trasformato in uomo da classiche. E lui il Tour sembra proprio non digerirlo: in quattro partecipazioni il miglior risultato è un undicesimo posto. Poi c'è l'"eterno" Thibaut Pinot (16), che si è messo in luce al Tour of the Alps e allo Svizzera vincendo le frazioni conclusive. Il compagno di squadra di Gaudu sembra però aver superato la miglior fase della sua carriera, andando a dedicarsi ai successi di tappa e, perchè no, alla maglia per gli scalatori.

Dunque, chi è rimasto? Non parliamo di classifica generale. Benoit Cosnefroy (23) della Ag2R dovrebbe puntare alle tappe così come Guillaume Martin (23) e Benjamin Thomas (4), entrambi della Cofidis. Pronti a sferrare attacchi quotidiani anche Pierre Rolland (4) e Franck Bonnamour (4) (B&B Hotels - KTM), Pierre Latour (9) e Alexis Vuillermoz (3) (Total Energies), Warren Barguil (12) (Arkea Samsic) e Remi Cavagna (14) (Quick Step). Per le volate ristrette se la giocano Bryan Coquard (14) della Cofidis e Christophe Laporte (23) della Jumbo Visma, anche se quest'ultimo dovrà lavorare moltissimo per il suo capitano Wout Van Aert. 

Lo abbiamo lasciato per ultimo perchè la sua partecipazione non è certa, ma crediamo che farà di tutto per essere al via di Copenaghen il 1° luglio: Julian Alaphilippe (costa 46 fantamilioni). Dopo il brutto incidente alla Liegi, il campione del mondo potrebbe tornare alle corse proprio per la Grande Boucle, ovviamente senza velleità di classifica ma con l'obiettivo di far divertire i francesi o almeno di alleviare una tristezza che dura da 37 anni. E destinata a proseguire anche nel 2022.

Foto Sprint Cycling

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