Se la forma fisica di Primož Roglič per il Giro d'Italia 2025 è affilata quanto la sua capacità di gestire domande potenzialmente provocatorie, allora potrebbe dominare questa edizione ancora più di quanto fece Tadej Pogačar nel 2024.

'Dieci', ha risposto con disinvoltura il leader della Red Bull-Bora-Hansgrohe quando un giornalista gli ha chiesto di valutare la sua condizione attuale su una scala da uno a dieci. E quando il reporter ha cercato di incalzarlo suggerendo che fosse 'abbastanza per vincere il Giro', Roglič ha replicato con un sorriso: 'Non si sa mai, magari qualcuno è a 15. In quel caso non sarebbe sufficiente'.

Nonostante sia a poche ore dal suo quarto Giro d'Italia e sia il grande favorito, lo sloveno è apparso tutt'altro che sotto pressione durante la conferenza stampa. Con il cappellino Red Bull indossato all'indietro a sottolineare il suo atteggiamento rilassato, ha chiacchierato tranquillamente con il rivale Juan Ayuso e salutato con familiarità i giornalisti presenti.

La sua preparazione finale in Albania è stata minimal, con una sola uscita di allenamento prima della partenza di venerdì. 'Dovrebbe bastare', ha commentato inizialmente, per poi aggiungere ironicamente 'deve bastare'.

Tuttavia, dietro questa apparente nonchalance si cela un atleta dalla dedizione assoluta, come rivelato dal suo allenatore belga Marc Lamberts: 'Se Primož si accontentasse di un quarto posto, avrei un lavoro molto facile. Ma per lui conta solo vincere. Dobbiamo allenarci così duramente da essere sempre sul limite. Come allenatore, ti spingi così oltre che non è più divertente. C'è il rischio che crolli perché abbiamo esagerato, Primož lo sa. Ma non abbiamo scelta se vogliamo vincere'.