Andrea Tafi: “Roubaix, questione di cuore”

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L'ultimo vincitore italiano: "Tifo Ballerini, se piove sarà imprevedibile"

Anno 1999. Andrea Tafi entra nel velodromo di Roubaix e conquista il successo nella classica sul pavè dopo un'impresa solitaria. Il toscano, ultimo vincitore italiano della corsa francese, racconta a Fantacycling che gara dobbiamo aspettare domenica e dei suoi splendidi ricordi.

Le previsioni meteo dicono pioggia, dunque sarà una corsa imprevedibile – spiega Tafi – con il fango che torna protagonista dopo molto tempo. Poi è una Roubaix inusuale che si corre ad ottobre, credo che bisognerà vedere chi ha ancora benzina nelle gambe dopo una stagione così intensa. Gli uomini del nord, belgi e olandesi, sono avvantaggiati ma prevedo una corsa aperta. I corridori dovranno essere concentrati dall'inizio alla fine”.

I favoriti d'obbligo sono Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel: “Sono d'accordo perchè hanno l'esperienza del ciclocross a loro favore. Anche Pidcock poteva fare bene ma forse è troppo 'leggero' per questo tipo di percorso. Certo è che chi affronta la Roubaix deve sentire quelle strade nel cuore”.

Poi ci sono gli italiani: “Perchè non vinciamo da così tanto tempo la Parigi-Roubaix? Se avessimo un team World Tour sarebbe più semplice – prosegue l'ex corridore della Mapei, che ha corso sul pavè dodici volte – magari riusciremo a sfatare questo tabù. Credo che Davide Ballerini e Matteo Trentin possono ambire ad un buon risultato, in particolare il primo che si trova in una squadra di grande valore”.

Per Andrea Tafi la Roubaix non è stata una corsa qualsiasi: “Anche se non stavo bene volevo essere sempre al via. Ho fatto 15 volte la Milano-Sanremo ma è qualcosa di differente fin da quando ero piccolo e vedevo vincere in Francia il mio idolo Francesco Moser. Ho vinto facendo tanti sacrifici e rinunce. Ma l'ho fatto volentieri”.

Ogni settore di pavè ha una storia. Tafi non potrà mai scordare ciò che accadde al Carrefour de l'Arbre: “Ero in testa e ho forato. Ho pensato di non farcela ma quando ho visto uno spettatore con il cappellino della Mapei e due ruote in mano ho capito che non ero solo. Lui era in crisi, così l'ho tranquillizzato dicendogli che avrei cambiato la ruota da solo. Sono ripartito con ancora più forza e ho raggiunto il velodromo dove anche i francesi scandivano il mio nome”.

Oggi Tafi, dopo 17 anni da professionista, è un imprenditore nel settore turistico: “Con chi viene a trovarci percorriamo un po' di strade toscane e racconto le mie esperienze. Proprio stamattina parlavo con due turisti olandesi di Fiandre e Roubaix. E sono in partenza per Compiègne dove assisterò alla partenza”.

Chiudiamo con i consigli per i nostri fantamanager. Chi schierare per la Roubaix: “So di essere banale ma Van Aert e Van der Poel sono da schierare. Per i colori azzurri dico Ballerini. E poi attenzione a Jasper Stuyven, sta andando molto forte”.

Lorenzo Lucon – Team Fantacycling

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