Il corridore della EF si racconta nella diretta Instagram di Fantacygling
Una bella chiacchierata con Alberto Bettiol. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 ha fatto, in esclusiva nella diretta Instagram di Fantacycling, un bilancio sulla stagione appena conclusa, con un occhio agli obiettivi futuri e qualche commento da non perdere.
Guarda la diretta integrale Instagram:
https://www.instagram.com/tv/CHgH7aVI1G7/
Guarda la sintesi sul nostro canale Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=QOMWdKYyYuc&t=136s
"Da un mese sono fermo. Stacco la spina in vista del 2021 che sarà un'annata importante"
"All'inizio della stagione 2020 è stato difficile adattarsi alle regole della cosiddetta bolla. Ma la prova migliore e piu rassicurante per tutti noi ciclisti è arrivata al Tour de France: lì venivamo testati con puntualità e ci siamo resi conto che il ciclismo poteva continuare in sicurezza. Alla resa dei conti, siamo l'unico sport che - a parte una sola classica monumento - ha praticamente completato tutte le competizioni in programma".
"Alla mia stagione do un bel voto. Durante il lockdown sembrava impossibile anche semplicemente riprendere il via. Invece ci sono riuscito e nelle classiche del Nord sono andato bene. Voto? 7".
"Al Fiandre 2020 stavo bene e l'ho dimostrato. È una gara particolare, in cui corri per sei ore ma devi cogliere l'attimo al momento giusto. Ed è davvero un attimo, io lo posso raccontare per il 2019. Quest'anno ho avuto un piccolo problema tecnico, mi è scivolata una ruota e non sono riuscito a rientrare su quelli in fuga. Sono andato bene anche alla Gand-Wevelgem, malgrado una foratura che mi ha costretto a una rincorsa quando mancavano 90 km all'arrivo. Ma alla fine ho ottenuto un bel piazzamento, segno che stavo bene".
"La caduta di Alaphilippe al Fiandre l'ho rivista in tv, non in corsa. Non so perchè Van Aert era passato cosi vicino alla moto anzichè stare al centro della carreggiata, gia Van der Poel aveva rischiato di cadere. Ma Alaphilippe è un po' leggero, si distrare anche quando è in gruppo, e lì è stato evidente che sia caduto per una sua piccola distrazione".
"Alaphilippe non è certo un ciclista che passa inosservato. Qualcosa combina sempre, nel bene o nel male!"
"Da fantamanager la mia formazione ideale per il Fiandre 2020 sarebbe stata sicuramente con Van Aert e Van der Poel, non Alaphilippe perchè era al rientro dopo un po' di assenza".
"La mia squadra, EF, quest'anno ha avuto una grande soddisfazione dal podio di Carthy alla Vuelta. Non conoscevo molto Guerreiro, che ho avuto come compagno di camera al ritiro in inverno. Non diceva una parola di italiano, l'ho aiutato a parlare come facciamo noi: mettendo qualche esse in fondo alle parole :) Quando poi l'ho visto in corsa, si è dimostrato davvero bravo. Poi do un consiglio ai fantagiocatori per la prossima stagione: tenete d'occhio lo svizzero Stephan Bissinger oltre naturalmente a Caicedo che ha vinto una tappa al Giro d'Italia".
"Si è parlato molto di stile e look EF, un po' meno di quanto siamo andati forte. I due direttori sportivi hanno fatto un lavoro ottimo: avevamo corridori da classifica, ma ci siamo fatti notare con due vittorie di tappa e classifica della montagna. Al Giro d'Italia dovevamo cambiare la maglia rosa, che non andava bene all'organizzazione. Ne abbiamo approfittato grazie alla collaborazione con il nuovo sponsor Palace Skateboards. Era gia successa una cosa simile l'anno precedente in Australia".
"Tutti mi chiedono ancora del Fiandre vinto nel 2019. È la gara che mi ha cambiato la vita, sia sportiva che umana. Una gioia che ti sconvolge, me ne sono reso conto anche quest'anno correndo da vincitore in carica perchè in Belgio il ciclismo è davvero lo sport nazionale. Pensate che In Belgio il Fiandre in tv fa l'80% di share e questo rende l'idea. In Italia non fa l'80% nemmeno il discorso del presidente della Repubblica a reti unificate".
"Ogni tanto mi riappare Facebook la telecronaca di Riccardo Magrini su Eurosport l'anno scorso. Lo sento e lo risento. È familiare :)".
"Fra due settimane tornerò in bici, sperando che nel frattempo non ci sia il lockdown".
"Per il 2021 voglio vedere come sarà il percorso del Giro d'Italia, ma il mio programma non dovrebbe cambiare rispetto agli anni scorsi: priorità alle classiche del Nord. Però vediamo come sarà il Giro, perchè mi piacerebbe tornare: da italiano, ce l'ho nel cuore! Vedremo... Non ho un obiettivo specifico ma spero di andar forte gia da marzo, perchè la mia preparazione sarà orientata sulle gare World Tour di primavera".
"Non ho mai fatto la Roubaix e vorrei provare. Ma le più adette sono Freccia del Brabante e Amstel".
"Il tracciato delle Olimpiadi di Tokyo è adatto a me, però non esageriamo dicendo che sembra disegnato su misura per me. Il ct Cassani non avrà la stessa ampiezza di scelte come per il Mondiale: potrà portare sei corridori, di cui uno per la crono. Dipenderà dallo stato di forma".
"Per il ciclismo italiano ci vuole calma. La mia generazione ha trovato squadre adatte, pazienti. Nei primi due anni da professionista, non ero in grado di competere. Poi sì. Ma è fondamentale che la squadra ti aspetti, all'inizio senza fretta. In Italia non sappiamo aspettare i giovani, nemmeno quando sono allievi e juniores. E non li sappiamo neanche allenare, perchè certi allenamenti in montagna che vengono imposti agli allievi sono da denuncia. Si tratta quasi - detto come battuta - di maltrattamenti su minori. Il rischio è che i giovani ne risentano con il tempo".
"Tanti giovani ciclisti adesso provengono da altri sport. Il caso di Evenepoel è esemplare: viene dal calcio che è uno sport prematuro, a 14-15 si vede dove arriverai. Ma nel ciclismo non è così. Se un bambino vince da piccolo, non è detto che lo faccia anche da grande. Sponsor e genitori devono avere più pazienza, anche con i materiali delle bici e con la tecnologia applicata al ciclismo".
"Arriveranno altri Nibali, Bugno e Moser, sicuramente. Ma oggi il ciclismo italiano deve rispettare un proverbio toscano che raccomanda: non si può mangiare l'uovo quando è ancora nel sedere della gallina. Ci vuole pazienza".
"Il ciclismo italiano soffre anche perchè non c'è una squadra con sponsor e progetto a medio-lungo termine. Il sogno sarebbe avere team e società strutturate come nel calcio: dai giovanissimi alla prima squadra"
Guarda il video da Twitter, Bettiol: "Mi piacerebbe tornare al Giro"
https://twitter.com/Fanta_Cycling/status/1327247035247054848
Guarda il video da Twitter, Bettiol: "Alaphilippe in bici è un po' leggero"
https://twitter.com/Fanta_Cycling/status/1327248351277019136
La diretta Integrale su Instagram:
https://www.instagram.com/tv/CHgH7aVI1G7/
La sintesi sul nostro canale Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=QOMWdKYyYuc&t=136s