Che spettacolo le dirette di Fantacycling

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9
May
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Tutte sulla nostra pagina Instagram nella sezione IGTV

Ci abbiamo provato anche noi, in un marasma di onde elettromagnetiche e server sovraccarichi per le continue dirette Instagram, ci siamo infilati tra la voglia di “faccionismo” e quella di stare insieme, nonostante tutto. 

Così sono nate anche le dirette di Fantacycling, che tra una pedalata virtuale e l’altra, speriamo vi abbiano fatto un po’ di compagnia. Chiacchierate fatte con il sorriso, ma anche con la competenza massima dei nostri interlocutori, come il CT della nazionale Davide Cassani che ha raccontato le sue esperienze da commentatore televisivo e la voglia di fare squadra anche lì, come quando, da corridore aiutava i compagni a vincere un mondiale: “essere stato d’aiuto alla conquista di una maglia iridata è un orgoglio che porterò sempre dentro di me. Quando ha vinto Fondriest io sono arrivato settimo e non ho fatto la volata perché cercavo di capire chi avesse vinto”. Momenti emozionanti, così come il suo rapporto speciale con Alfredo Martini, di cui ha preso l’eredità proprio in nazionale: “Alfredo è stato un maestro: il giorno in cui Nibali vinse il Tour andai da lui. Mi strinse la mano con forza anche se stava male, un gesto  che è valso più di mille parole. Quando sono sull’ammiraglia penso che quella è l’ammiraglia di Alfredo”. Raccolta di ricordi e pensieri come il momento in cui Claudio Chiappucci,“El diablo”, ci ha mostrato le sue maglie prestigiose, soprattutto quella “a Pois” del miglior scalatore al Tour de France: “il pubblico aspettava che scattassi, io lo facevo anche a discapito delle vittorie. Quando parlo con la gente si ricorda di come correvo, di come scattavo; per me questo conta più delle vittorie”. 

Emozioni allo stato puro come quelle provate da Stefano Garzelli per la vittoria al Giro d’Italia: “per me era già un sogno partecipare al Giro, immaginatevi cosa possa aver significato vincerlo. Posso dire di essere stato l’unico a cui Marco Pantani ha fatto da gregario. Rivedere quelle immagini è emozionante, rimarranno nella storia”. 

Storia in cui è entrato anche Alessandro Ballan con quella sparata a Varese che gli è valsa la maglia iridata: “le emozioni del mondiale del 2008 sono ancora vive, momenti da pelle d’oca. Lì c’è stato anche un grande gioco di squadra. Se ci penso ho ancora il mal di gambe per quei due chilometri finali”.

Mal di gambe che  speriamo di avere presto anche tutti noi semplici appassionati di ciclismo: significherà che il peggio sarà passato e lo sport, ancora una volta, avrà vinto su tutto. Non temete però, noi di Fantacycling continueremo a farvi compagnia.