Ciclomercato, gli ultimi movimenti

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La Eolo Kometa ingaggia un giovane talento

Proseguono i movimenti di mercato per i corridori ancora in cerca di una sistemazione per la prossima stagione. Secondo quanto riporta il giornalista della Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio sul proprio profilo twitter, Valerio Conti non dovrebbe proseguire la propria avventura con il Team Astana Qazaqstan, ma potrebbe unirsi al Team Corratec, formazione Continental italiana, che ha fatto domanda per ottenere la licenza Professional in vista della prossima stagione. 

Finisce, invece, con un anno di anticipo, l’avventura di Simon Pellaud alla Trek-Segafredo. Il corridore svizzero ha deciso di rescindere il proprio contratto per cercare una nuova sistemazione e il team statunitense, secondo le indiscrezioni, non sembra intenzionato a sostituirlo, rimanendo con 29 corridori in rosa.

Iñigo Elosegui ha lasciato la Movistar che ha deciso di non rinnovargli il contratto; lo spagnolo classe ’98 ha firmato per la formazione Professional iberica Equipo Kern Pharma per il prossimo anno.

Intanto la Eolo Kometa continua il proprio percorso di rinnovamento e di ricerca di giovani di talento. Il Team Professional ha ingaggiato, per le prossime due stagioni, Simone Raccani, classe 2001 proveniente dalla Zalf Euromobil Fior. Il giovane corridore veneto si è messo in luce conquistando varie vittorie nella categoria Under 23 (come il GP di Capodarco nel 2021) e altri piazzamenti come il terzo posto al Giro della Valle d’Aosta e l’undicesimo al Giro di Sicilia, risultati che gli sono valsi anche uno stage con la Quick Step Alpha Vinyl.

“Non vedo l’ora già lo scorso anno c’era stato un contatto ma io avevo preferito fare un altro anno con gli Under 23: adesso, è arrivato il momento - ha dichiarato Raccani - E io credo che questa sia davvero la squadra giusta per me: è nata da poco ma ha fatto dei passi avanti enormi e cresce sempre di più, l’ambiente sembra meraviglioso, è il posto giusto per crescere e per centrare risultati. Io sono uno scalatore che riesce a difendersi nelle cronometro se non sono troppo piatte, però amo le corse lunghe e dure, quelle con tanto dislivello”.


Foto: Sprint Cycling Agency


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