Due anni senza Parigi-Roubaix

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Apr
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La corsa è stata ufficialmente rinviata al prossimo 3 ottobre

Se pensiamo adesso, all’ultima Parigi-Roubaix, ci accorgiamo che è un ricordo insolitamente lontano. Era il 14 aprile 2019, e la classica sulle pietre aveva la solita atmosfera, quella dell’evento atteso condita dal sapore delle feste pasquali. Vinse Philippe Gilbert, con un’azione da fuoriclasse vero, davanti a Nils Politt e Yves Lampaert. Dobbiamo utilizzare il passato remoto, perché da quel giorno la Roubaix, non si è più corsa: annullata lo scorso anno, rimandata in questo 2021 al 3 ottobre, sperando che sia davvero la volta buona.

Due anni senza Parigi-Roubaix per un appassionato di ciclismo sono una ferita aperta che ancora brucia. Vero, molte altre corse si sono salvate dalla maledetta pandemia di Covid e il mondo del pedale è stato tra i più responsabili e pragmatici nel trovare soluzioni, ma senza la Roubaix non è la stessa cosa. 

ASO, il groppo organizzatore della corsa, non a caso, sarebbe stato pronto a tutto pur di non spostare l’evento, ma l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria nella zona nord della Francia ha impedito ogni possibile tentativo. C’era perfino l’ipotesi dell’eliminazione di alcuni tratti in pavé e un’altra che prevedeva la cancellazione della foresta di Arenberg: “Mi avrebbe spaccato il cuore, ma sarei stato d’accordo. Eravamo pronti a fare questo sacrificio”, ha spiegato il direttore del Tour de France e della corsa sul pavé Christian Prudhomme. Ha prevalso l’idea che “la Parigi-Roubaix è un evento che causa incidenti, siamo consapevoli che in caso di infortuni la gara avrebbe appesantito le emergenze sanitarie della regione”, ha proseguito Prudhomme. Lì l’epidemia ha un tasso di incidenza di oltre 500 ogni 100.000 abitanti e 36 morti al giorno. Prudhomme sottolinea che l’organizzazione era pronta a schierare 1.300 agenti di polizia e gendarmeria, agenti di sicurezza, un centinaio di marescialli: “Un dispositivo quasi equivalente a quello di una tappa del Tour de France”. 

Tentativi vani, dunque. Un dispiacere anche per tutti gli appassionati di Fantacycling, che però potranno rifarsi nel finale di stagione; magari acquistando nel loro team Filippo Ganna, che non avrebbe partecipato adesso, ma potrebbe farlo il prossimo 3 ottobre.  


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