Un test di routine svolto ieri sera, 14 maggio, dalla Soudal Quick Step a corridori e staff ha cambiato la storia del Giro d'Italia 2023. L'unico positivo è risultato Remco Evenepoel che, per sua volontà, ha deciso di lasciare la corsa. 

Da quest'anno è compito dei team effettuare controlli e prendere i necessari provvedimenti. L'attuale regolamento Uci, inoltre, prevede l'obbligo di comunicare un caso di positività al Covid, con la "decisione di isolare il soggetto e ritirarlo dalla gara presa dal medico della squadra interessata, dal medico di gara e dal direttore medico dell'UCI".

«E’ con il cuore pesante che annuncio che devo lasciare il Giro dopo essere risultato positivo al Covid-19», ha scritto il campione del mondo in un comunicato sui social. «La mia esperienza qui è stata molto speciale e non vedevo l’ora di continuare la battaglia nelle prossime due settimane. Non posso ringraziare abbastanza il personale. Anche i miei compagni di squadra, che si sono sacrificati tanto in preparazione a questo Giro. Sono ancora molto orgoglioso perché posso lasciare il Giro con due vittorie di tappa e quattro maglie rosa».

Evenepoel aveva capito già qualche ora prima del tampone che le sue condizioni non erano ottimali: in conferenza stampa aveva parlato del suo raffreddore mentre in un video di un canale televisivo fiammingo si sente Remco che dice a sua moglie dopo la vittoria nella crono di Cesena: «Sì, mi sa che mi sono preso un’influenza». 

Si continuerà a discutere per molto tempo sul perché non si è preferito aspettare martedì mattina, dopo il giorno di riposo, per verificare le sue condizioni di salute e provare a ripartire dopo il giorno di riposo. 

La verità è che il Giro perde la maglia rosa e il protagonista più atteso delle prossime due settimane. 

Foto Sprint Cycling

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DISGRAZIA SUL GIRO, EVENEPOEL SI RITIRA DOPO ESSERE RISULTATO POSITIVO AL COVID - YouTube