Vittima di problemi meccanici, il belga racconta cosa è accaduto al Mondiale
"È successo davvero nel peggior momento possibile". Così Remco Evenepoel ha commentato il suo Mondiale dai due volti. Nonostante il secondo posto dietro a Tadej Pogacar, il belga non è completamente soddisfatto.
"Ho preso un buco con la bici all'inizio del Monte Kigali" ha detto a Sporza. "La mia sella si è completamente afflosciata dopo. Può sembrare molto strano, ma a causa della mia diversa posizione sulla bici, ho iniziato a sentire dei crampi. Non riuscivo più a pedalare a 400 watt".
"Così ho dovuto cambiare bici durante il successivo passaggio nella zona di rifornimento ma avevo la sensazione che la mia sella non fosse proprio la stessa. Così ho cambiato nuovamente bici, ma c’era un corridore che saliva piano e la mia ammiraglia ha faticato ad arrivare perché non la facevano passare. Una volta presa la bici giusta (colore oro), ho sentito che era la posizione giusta e tutto è tornato nomale, ma ormai avevo perso tanto tempo e ho speso tante energie per rientrare".
"Penso - prosegue Evenepoel - che ancora una volta abbiamo fatto una corsa fenomenale. E’ logico che ci fosse frustrazione perché sapevo che sarebbe potuta andare diversamente senza i problemi alla bici, perché mi sentivo benissimo fin dall'inizio e penso che se non avessi avuto i crampi sarei riuscito a stare con Tadej e Del Toro e la gara probabilmente sarebbe finita in un modo diverso».
Evenepoel ha anche commentato il ritiro di Ilan Van Wilder dopo una brutta caduta nelle prime fasi dei Campionati del Mondo. "Quella è stata certamente una perdita. Con Ilan, avremmo potuto avere un corridore in più nel gruppo degli inseguitori. Poi potevamo essere in testa con due corridori, ridurre il distacco a circa 35 secondi e poi all'improvviso sarebbe stata tutta un'altra gara".
In altre parole, Evenepoel è deluso dalla sua gara caotica, ma guarda anche ai prossimi Campionati Europei di ciclismo. "Alla fine, abbiamo fatto una buona gara e ne ho ricavato molto. Cercherò di rilassarmi con i miei compagni di squadra e Oumi (sua moglie Oumi Rayane, ndr) e poi il focus sarà sui Campionati Europei".
Ai microfoni di HLN, però, il meccanico della nazionale belga Dario Kloeck si è detto piuttosto perplesso sul secondo cambio di bici richiesto da Remco Evenepoel, che ha costretto l’olimpionico a un lungo stop a bordo strada, con tanto nervosismo. "Abbiamo controllato la bici tre volte – ha detto Kloeck – e non aveva niente che non andava".
Foto Sprint Cycling