Siamo ancora rapiti dallo straordinario duello tra Van Aert, Van der Poel e Pogacar, ma siamo già pronti a tuffarci in un’altra leggendaria corsa del nord.

Dopo la E3 Harelbeke, arriva la Gent-Wevelgem, classica che, storicamente è più adatta ai corridori veloci. Il percorso presenta minori difficoltà dal punto di vista altimetrico rispetto alla E3, ma anche alla Dwaars e soprattutto alla Ronde Van Vlaanderen che arriveranno mercoledì e domenica prossimi. Il vento e la distanza (260 km), però, potrebbero giocare un ruolo da non sottovalutare e il ritmo a cui vengono affrontate tutte le corse farà selezione: probabile una volata a ranghi ristretti. 

Uno dei favoriti numero rimane comunque Wout Van Aert, con la Jumbo Visma che può contare anche su un corridore veloce e di qualità come Kooji e su Laporte (non apparso brillantissimo alla E3). 

Non ci sarà il rivale numero del belga, Mathieu Van der Poel, visto che la Alpecin Deceuninck punterà su Jasper Philipsen, velocista poliedrico in grande condizione in questo periodo (Ha vinto la Brugge-De Panne mercoledì scorso). 

Tra i candidati alla vittoria c’è l’altro belga Tim Merlier, con la Soudal Quick Step che può contare anche su un Lampaert in condizione e Ballerini (vedremo se il Wolfpack stavolta riuscirà a giocare bene di squadra). 

Attenzione anche a Mads Pedersen, favorito d’obbligo in una corsa come questa, così come Biniam Girmay, vincitore lo scorso anno (ma poco brillante in questo inizio di stagione), all’esperto Alexander Kristoff e al brillante Garcia Cortina. 

La Groupama FDJ punta su un velocista in cerca di riscatto, Arnaud Démare, ma ha in squadra anche Kung, sempre in prima fila in queste classiche. 

Lo stesso discorso vale per Filippo Ganna, con il Team Ineos che non è la squadra favorita, ma può schierare altri corridori di talento come Turner e Sheffield. 

Tra gli sprinter puri occhi puntati su De Lie, Ewan, Groenewegen, Gaviria, Cavendish e Bennett, mentre tra i possibili outsider c’è l’italiano Jonathan Milan, con la Bahrain che può contare anche su un corridore polivalente come Matej Mohoric. 

Foto: Sprint Cycling Agency