Il campione eritreo esprime dubbi sulla partecipazione ai Mondiali 2025
Biniam Girmay, stella del ciclismo eritreo, ha espresso forti perplessità sulla sua partecipazione ai Mondiali di ciclismo 2025 in Rwanda, primo storico evento iridato organizzato in Africa.
Il corridore della Intermarché-Wanty, vincitore di tappe al Tour de France e alla Gent-Wevelgem, ha paragonato il percorso della prova in linea élite alla Liège-Bastogne-Liège, sottolineando come sia troppo selettivo e adatto a pochissimi corridori del World Tour.
"Non è bello vedere un percorso che offre così poche opportunità ai corridori africani, proprio nella prima edizione dei Mondiali nel nostro continente", ha dichiarato Girmay durante la conferenza stampa al Kigali Convention Centre. "È per questo che ho avuto dubbi sulla partecipazione. Il tracciato è davvero molto duro".
Il percorso della prova in linea prevede 267,5 km con 5.475 metri di dislivello, includendo nove giri iniziali e sei finali su un circuito cittadino di 15,1 km, oltre a tre salite aggiuntive nel tratto centrale: la Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), il Mount Kigali (5,9 km al 6,9% che raggiunge i 1.771 metri) e il temuto Mur de Kigali, 400 metri in pavé con pendenza media dell'11%.
Nonostante le critiche al percorso, Girmay ha deciso di partecipare per supportare la squadra nazionale: "Sono sempre felice di indossare la maglia della nazionale e rappresentare il mio paese. La federazione mi ha chiesto di essere qui per aiutare la squadra e ho accettato al 100%".
Il campione eritreo ha anche sottolineato l'importanza di maggiori investimenti per lo sviluppo del ciclismo in Africa, evidenziando la necessità di migliore equipaggiamento, coaching e supporto nutrizionale per i giovani talenti del continente.
Foto Sprint Cycling