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Un albo d'oro ricco di campioni. Una storia lunga 105 anni, costellata da grandi imprese, vittorie indimenticabili e da un'atmosfera in cui si respira il profumo della leggenda: finalmente è arrivata l'ora del Giro delle Fiandre.
Domenica 3 aprile sono 272 i km da percorrere, costellati da 18 settori di pavè e 18 muri. Al km 136 il primo passaggio sull'Oude Kwaremont (2 km al 4,4%, con picco al 7,8%). Poi Koppenberg, Steenbeekdries e Taaienberg seguiti dal Kruisberg, il terzo e ultimo passaggio sul Kwaremont e il secondo passaggio sul Paterberg. Dall'ultimo muro mancheranno 13,8 km al traguardo. La gara sarà come sempre durissima: e se le temperature saranno basse con il rischio pioggia (e qualche fiocco di neve) diventerà epica.
A fare rumore sono le tante assenze, per scelta (come Alaphilippe) o per malattia (come Van Aert). La partecipazione, comunque, è di alto livello. Il favorito numero è Mathieu Van der Poel (52 fantamilioni), vincitore mercoledì scorso della Dwars e reduce da un primo e secondo posto nelle ultime due edizioni.
Poi ci sono le “corazzate”, cioè quei team che possono contare su almeno due opzioni per provare ad arrivare primi a Oudenaarde: la Jumbo Visma si affiderà a Tiesj Benoot (18) e Christophe Laporte (27), apparsi in gran forma nelle ultime uscite. La Ineos Grenadiers può contare su un Thomas Pidcock (31) in grande spolvero e sulla carta Dylan Van Baarle (25). Ma attenzione anche al giovanissimo e pimpante Ben Turner che costa 2.
La Trek Segafredo schiera al via l'esperto Jasper Stuyven (31 ) e Mads Pedersen (20), capace di esaltarsi con le condizioni meteo proibitive (vedi Mondiale 2019), la Quick Step attesa al riscatto avrà come capitano Kasper Asgreen (30) e i colonnelli Yves Lampaert (23), Florian Senechal (24) e Zdenek Stybar (13), la Groupama – Fdj punta su Stefan Kung (29) e Valentin Madouas (11). Due gradini sotto ci sono gli Ag2R con gli esperti Greg Van Avermaet (21) ed Oliver Naesen (17) e la Movistar con Alex Aranburu (19) e Ivan Garcia Cortina (13).
Poi al via ecco le “mine vaganti”, cioè quei corridori capaci di tutto: ci sentiamo di nominare Matej Mohoric (37) della Bahrain Victorius, Anthony Turgis (20) della TotalEnergies, Michael Matthews (31) della Bike Exchange-Jayco, Nils Politt (19) della Bora, Soren Kragh Andersen (17) della Dsm e Victor Campenaerts (18) della Lotto Soudal. C'è curiosità nel vedere all'opera il talento norvegese della Uno X, Tobias Johannessen (4).
Ovviamente non ci siamo scordati di Tadej Pogacar (64): lo sloveno corre il suo primo Fiandre e c'è molta attesa per scoprire cosa farà. Considerarlo tra i favoriti, o come dice lui tra gli outsider, è scontato.
Pochi gli italiani al via: il vincitore nel 2019, Alberto Bettiol (22), e Gianni Moscon (16) sono in ritardo di condizione mentre c'è qualche speranza in più, per un buon risultato, da parte di Matteo Trentin (26). Pogacar permettendo.
Non perderti la diretta di domenica sera, 3 aprile, sui nostri canali di Youtube e Twitch con i commenti e le analisi (oltre ai top & flop) della mitica Ronde van Vlaanderen.
©Photo Sprint Cycling
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