Da Milan a Bagioli, ecco chi cambia squadra nel 2024
Eccoci ad analizzare i dieci movimenti di ciclo mercato più importanti che hanno coinvolto corridori italiani. Molti hanno cambiato squadra per provare a ritagliarsi qualche spazio in più rispetto al passato o per confermare ciò che di buono hanno mostrato durante l'ultimo anno.
Jonathan Milan dalla Bahrain Victorious alla Lidl Trek – Ha fatto rumore l'acquisto del talento friulano da parte del team americano che punta ad alzare la propria qualità nei grandi giri e nelle classiche. Lui ha fatto vedere ottime cose nelle volate dell'ultimo Giro d'Italia, ci si aspetta che superi esami ancora più difficili.
Alberto Dainese dal Team Dsm alla Tudor – Probabilmente dovrà saltare qualche corsa che conta, non per colpa sua, ma uno dei nostri velocisti più forti potrà finalmente avere lo spazio che merita dopo un 2023 tra pochi alti e molti bassi.
Davide Formolo dalla Uae Emirates alla Movistar – 'Roccia' ha talento ma troppe volte è stato sacrificato per i capitani. Nel team spagnolo, almeno nelle corse di un giorno in cui rende meglio, potrà giocarsi le sue chance, anche per un podio prestigioso in qualche classica.
Andrea Bagioli dalla Soudal Quick Step alla Lidl Trek – La campagna di rafforzamento della squadra americana contiene anche lui, secondo all'ultimo Lombardia, e pronto finalmente a spiccare il volo. La concorrenza interna non mancherà, quindi dovrà sudare parecchio per confermarsi a buoni livelli.
Davide Ballerini dalla Soudal Quick Step all'Astana – Un 2024 tutto da scoprire per il bergamasco che ora non dovrà più lavorare per la squadra ma potrà fare il capitano unico (ce lo auguriamo) nelle classiche del Nord dove ha già dimostrato di saperci fare.
Vincenzo Albanese dalla Eolo Kometa all'Arkea – Dopo un paio di stagioni discrete, è giunto il momento dell'esame di maturità. Il corridore campano lo farà con il team francese che crede nelle sue potenzialità e punta alla sua voglia di stupire in un contesto internazionale.
Matteo Trentin dalla Uae Emirates alla Tudor – Con Dainese forma un bel duetto in grado di competere nelle volate e, almeno lui, in qualche classica. L'esperienza non gli manca così come la voglia di lottare ancora nei palcoscenici che contano.
Filippo Baroncini dalla Lidl Trek alla Uae Emirates – Il ragazzo, da prof, non ha ancora dimostrato il suo valore, emerso con la conquista del titolo mondiale Under 23 nel 2021 davanti a Girmay e Kooij. Due che poi qualche successo di prestigio lo hanno ottenuto. Dovrà trovare continuità e chiudere la sfortunata parentesi degli incidenti. Fin troppo lunga.
Matteo Sobrero dal Team Jayco AlUla alla Bora hansgrohe – Qualche buon lampo tra il 2022 e il 2023 per il cronoman piemontese che ora avrà la chance di lavorare per Roglic e di essere in una squadra decisamente competitiva. Si alzerà anche il suo livello?
Lorenzo Fortunato dalla Eolo Kometa all'Astana – Dopo la vittoria sullo Zoncolan, al Giro 2021, ci si aspettava la conferma che però non è arrivata l'anno successivo. Che il 2024 sia l'anno della svolta? In casa kazaka ci puntano molto, in particolare Beppe Martinelli, un direttore sportivo che sa come si vince un grande giro.
Foto Sprint Cycling