Anche Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez giocheranno al Fantacycling. Questo il finale, molto divertente, della diretta realizzata da Francesca Cazzaniga sul nostro canale Instagram e in cui Ignazio ha parlato di ciclismo a 360°, dimostrando competenza e professionalità (guarda qui la diretta sul canale IGTV di Fantacycling: https://www.instagram.com/tv/CJ9JHbwo7I_/ ).

Ecco i passaggi principali dell'intervista: 

"Negli ultimi anni sto andando poco in bici.. Vorrei andare di più, ma purtroppo vivo a Milano e ho paura del traffico. Quando sono a Trento esco con mio cugino Moreno e tutta la compagnia dei miei amici. E negli sprint me la cavo ancora abbastanza".

"Ho lasciato serenamente il ciclismo prof nel 2014 e non sono pentito. Ho capito che non avrei fatto una carriera all'altezza dei miei sogni ed ho preferito interrompere quando ero ancora giovane, per non perdere altre opportunità di vita e di lavoro. La bici é stata la mia vita per tanti anni, ma credo di aver fatto la scelta migliore".

"Il mio momento più bello in bici é stato quando ho vinto il campionato italiano juniores in Trentino. Mi viene ancora la pelle d'oca... Il ricordo più brutto è una corsa in Belgio tutta sotto pioggia e neve, un tormento che non auguro neanche al mio peggior nemico. Mio papà amava quelle condizioni meteo, io no: anche da questo ho capito che non ero come lui".

"È triste che manchi una squadra italiana al World Tour".

"Tra i giovani mi colpisce Remco Evenepoel. Mai visto uno cosi forte, già all'esordio tra i professionisti. Neanche mio papà e nemmeno tutti i grandi del ciclismo hanno mai dato la stessa impressione di Evenepoel, fin dall'inizio. E credo che si metterà in luce fin dalle classiche del Nord, in questo 2021".

"Ganna il nuovo Francesco Moser? Il ciclismo è cambiato, ma ci sono somiglianze. Difficile che possa ottenere le stesse vittorie di mio papà, ma credo che nelle classiche potrà mettersi in grande evidenza. Senza però dimenticare le cronometro, nelle quali è nettamente il più forte al mondo".

"Al Tour de France tifavo per Pogacar perché era solo contro tutti. C'era la corazzata Jumbo, ma lui è riuscito a sconfiggerla. E sinceramente io, da spettatore, sono contro gli squadroni tipo Jumbo o Ineos che bloccano le corse fino agli ultimi dieci chilometri".

"La mia corsa preferita è la Parigi-Roubaix: per i ricordi di mio papà, perché l'ho fatta anche io e perché è forse l'unica in cui emerge davvero il singolo, con attacchi da lontano e spettacolo puro".

"Gli squadroni tipo Ineos partono con un capitano unico tra otto corridori tutti potenziali capitani".

"Condurre un programma sportivo? Sì, mi piacerebbe. Solo sul ciclismo sarebbe la mia vocazione, ma in tv non c'è spazio per salotti sul ciclismo come per il calcio".

"Seguo tanto il calcio da interista sfegatato e in questo periodo anche lo sci. E poi altro ancora. Sono trasversale, negli sport".

"Il mio idolo extra ciclismo è Marvin Vettori nelle'MMA. Ci conosciamo da tanti anni, siamo amici, sono entusiasta dei suoi successi".

"Mi piace anche il basket, sono stato a qualche partita a Trento".

"2021 e Covid? Speravo in un miglioramento più rapido. Sono stufo di stadi vuoti, speriamo che i vaccini portino al più presto i benefici attesi".

"Quest'anno giocherò al Fantacycling, e farò giocare anche la mia fidanzata".

Guarda la sintesi dell'intervista a Ignazio Moser sul canale YouTube di Fantacycling: https://www.youtube.com/watch?v=rujY8U38maw&t=2s

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