L'UCI conferma le nuove regole su manubri e rapporti, nonostante le critiche

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20
Jun
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L'ente ciclistico difende le modifiche regolamentari sul materiale tecnico, mentre crescono le preoccupazioni specialmente nel ciclismo femminile

L'UCI mantiene la sua posizione sulle recenti modifiche regolamentari relative all'equipaggiamento nel ciclismo professionistico, nonostante le crescenti critiche da parte del mondo ciclistico.

Le nuove regole, annunciate il 12 giugno, prevedono che dal prossimo anno i manubri debbano avere una larghezza minima di 400mm al bordo esterno e di 320mm tra i bordi interni delle leve dei freni. Un ulteriore memorandum del 17 giugno ha confermato che l'UCI testerà anche limitazioni dei rapporti del cambio più avanti quest'anno, con l'obiettivo di ridurre le velocità massime nel gruppo.

Le critiche sono state particolarmente accese nel ciclismo femminile, dove le atlete, mediamente più piccole, utilizzano tradizionalmente manubri più stretti. The Cyclists' Alliance, il sindacato indipendente delle cicliste, ha pubblicato venerdì una dichiarazione di opposizione alla regola, unendosi alle preoccupazioni già espresse dall'International Bike Fitting Institute (IBFI).


La risposta dell'UCI

L'ente ciclistico ha risposto con un comunicato volto a 'fornire ulteriori chiarimenti sulle recenti modifiche', sostanzialmente ribadendo la propria posizione senza rispondere alle specifiche critiche. L'UCI sottolinea che questi cambiamenti fanno parte di un approccio globale mirato a garantire condizioni di gara più sicure ed eque, in un contesto caratterizzato da rapidi progressi tecnologici e un significativo aumento delle velocità in gara.


Le nuove limitazioni

Per quanto riguarda i rapporti, verrà effettuato un test nella seconda metà della stagione 2025, con un rapporto massimo consentito di 54x11, equivalente a 10,46 metri per giro di pedivella. L'UCI sostiene che le altissime velocità raggiunte oggi dai corridori rappresentano un fattore di rischio per la loro sicurezza.

Nonostante la ferma posizione sugli ultimi emendamenti, l'organo di governo ha concluso osservando che tutte le regole sono soggette a continua revisione, ponendo sempre la sicurezza e l'equità al centro delle normative in tutte le discipline ciclistiche.