Mondiale: Belgio e Francia sono le squadre da battere

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23
Sep
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Analisi dei team più forti, l'Italia deve inventarsi la corsa

Ci siamo. Domenica si corre il Mondiale su strada dei professionisti in linea su un percorso di 266 km con quasi 4.000 metri di dislivello. Nonostante l'assenza di radioline, e dunque dei collegamenti continui tra le ammiraglie e i corridori, ci saranno comunque delle squadre da tenere in considerazione grazie alle numerose opzioni a disposizione. 

E il Belgio non può che partire in pole position grazie alla presenza di Wout Van Aert e di Remco Evenepoel, due campioni che garantiscono diverse soluzioni durante la gara. Alla partenza ci sono almeno altri tre atleti da citare e che lavoreranno per i capitani: si tratta degli esperti Jasper Stuyven, Quinten Hermans e Yves Lampaert. L'unico dubbio è sulla strategia: lo scorso anno, in casa propria, il team non è sembrato sulla stessa lunghezza d'onda. Troveranno la giusta sintonia? 

Poi c'è la Francia, che ha vinto gli ultimi due Mondiali con Julian Alaphilippe. Proprio il campione uscente è al via nonostante la caduta alla Vuelta che gli ha procurato qualche problema fisico, e per questo la sua condizione è tutta da verificare: proprio per questo motivo, i transalpini dovrebbero giocarsi altre carte in un mazzo decisamente competitivo. Richiamato in corsa Benoit Cosnefroy, ci sono altri quattro corridori interessanti come Christophe Laporte, Valentin Madouas, Romain Bardet e Quentin Pacher, uomo dallo spunto veloce e resistente sugli strappi. Alla partenza anche Pavel Sivakov, apparso in buona forma nella seconda parte di stagione. Una squadra che farà, ne siamo certi, la corsa dura: riusciranno a fare il tris? 

Partono sullo stesso piano le nazionali della Gran Bretagna, con Ethan Hayter e Fred Wright come uomini di punta, la Danimarca, con Mikkel Honorè, Magnus Cort e il vincitore del Giro del Lussemburgo Mattias Skjelmose Jensen, e l'Australia che punta tutto, o quasi, su Michael Matthews per conquistare il titolo in casa. Al suo fianco Ben O'Connor, Jay Hindley e Luke Plapp

Olanda e Slovenia hanno in Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar le loro punte di diamante con due formazioni al loro servizio: a proposito, attenzione a Dylan Van Baarle e Bauke Mollema per gli 'orange' e a Ian Tratnik e Ian Polanc per la squadra del due volte vincitore del Tour de France. 

Chiudiamo con l'Italia, che scende in campo con Alberto Bettiol e Andrea Bagioli come prime punte e Matteo Trentin a fare da regista. La squadra azzurra dovrà inventarsi qualcosa per avere delle chance di medaglia con uno spirito di gruppo che ha contraddistinto, negli ultimi anni, il lavoro dei commissari tecnici azzurri. 

E tu, su chi punti per questo Mondiale in Australia?  

Foto Sprint Cycling

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