Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling) ha confermato che João Almeida (UAE Team Emirates-XRG) si è scusato con lui all'inizio della decima tappa della Vuelta a España, due giorni dopo che il portoghese gli aveva detto di "farsi crescere le palle" sull'ultima salita della nona tappa.

"Si è scusato per le sue parole, ma io non me la sono presa" ha dichiarato Pidcock al Cycling Podcast al traguardo di Larra Belagua. "Sono cose che succedono nel calore del momento. Anche io ho detto cose simili ad altri in passato, quindi non c'è nessun rancore".

Il corridore britannico sta continuando la sua impressionante corsa in classifica generale, dimostrandosi uno dei più forti insieme ad Almeida e Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike). La sua fiducia cresce di giorno in giorno.

Attualmente quarto in classifica generale a soli 58 secondi da Vingegaard, Pidcock è uno dei soli tre corridori a meno di un minuto dalla maglia rossa. In vista della difficile undicesima tappa a Bilbao, che sulla carta si adatta alle sue caratteristiche da specialista delle classiche delle Ardenne, il britannico commenta: "Mi sento davvero bene. La prestazione di domenica prima del giorno di riposo mi ha dato molta fiducia, e anche oggi mi sentivo forte. Più succede, meglio mi sento".

Vingegaard stesso ha riconosciuto Pidcock come una seria minaccia per la sua leadership: "Per essere onesto, non mi sorprende. Tom è un corridore eccezionale e il fatto che sia lì davanti dimostra quanto sia forte. Lo vedo come uno dei principali rivali per la classifica generale".

A differenza del Giro d'Italia, dove era arrivato senza una preparazione specifica, Pidcock si è presentato alla Vuelta nelle migliori condizioni: "Al Giro non ero fresco, non ero pronto. Qui è diverso". Ora il britannico punta alla tappa di Bilbao, prima dei test più duri sulle salite dell'Angliru e Lagos de Somiedo nel fine settimana.

Foto Sprint Cycling