Il leader del Tour difende il comportamento della squadra e si prepara alla tappa regina sul Col de la Loze
Tadej Pogačar, attuale maglia gialla del Tour de France, ha respinto con fermezza le accuse di arroganza rivolte al Team UAE Emirates-XRG, in seguito all'episodio che ha visto protagonista il suo compagno di squadra Nils Politt durante la 16a tappa.
La controversia è nata quando Politt è stato visto rimproverare alcuni corridori che tentavano di raggiungere la fuga nelle fasi iniziali della tappa. Il corridore tedesco ha già chiarito la sua posizione, spiegando che stava solo facendo rispettare la regola non scritta che vieta gli attacchi quando la maglia gialla si ferma per necessità fisiologiche.
'L'arroganza è una cosa, cercare di vincere il Tour de France è un'altra', ha dichiarato Pogačar durante la conferenza stampa post-tappa 17. 'Cerchiamo di mantenere la calma, ma dobbiamo controllare ogni singolo chilometro di questa corsa. Non vogliamo essere arroganti, vogliamo solo rendere la nostra corsa il più semplice possibile'.
Lo sloveno, che attualmente gode di un vantaggio di 4:15 su Jonas Vingegaard, si prepara ora ad affrontare la tappa regina con arrivo sul Col de la Loze, un'ascesa di 26,4 chilometri che potrebbe risultare decisiva per le sorti del Tour. 'È la tappa regina, non vedo l'ora. Spero di avere buone gambe e di prendermi la rivincita sulle mie stesse gambe di due anni fa', ha commentato il leader della classifica generale.
Nonostante le previsioni meteo avverse per i prossimi giorni sulle Alpi, Pogačar si è mostrato fiducioso, ricordando come in passato abbia già dimostrato di trovarsi a suo agio nelle condizioni climatiche più difficili. Con 50 giorni in maglia gialla già accumulati in carriera, a soli due dal record di Jacques Anquetil, il campione sloveno punta deciso al suo obiettivo: 'L'unico obiettivo è il giallo'.