Pogacar: "Ho ancora fame, posso migliorare"

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10
Dec
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Il campione del mondo ha parlato a La Gazzetta dello Sport

Con la presentazione della bicicletta per il 2025, Tadej Pogacar è pronto per la nuova stagione, consapevole che sarà, ancor di più, l’uomo da battere. 

“Le vacanze sono andate bene - ha detto lo sloveno in un’intervista a La Gazzetta dello Sport - sono andato alle Seychelles con Urska, la mia compagna e forse per la prima volta sono riuscito a staccare completamente.

Non sarà facile ripetere quando ho realizzato, ma può darsi che ci sia ancora spazio per migliorarsi. Vedremo se ci riuscirò”. 

Il 2024, è stato indimenticabile per Pogacar, con la doppietta Giro d’Italia-Tour de France che non veniva realizzata dal 1998, l’ultimo fu Marco Pantani; ma tra tutti i momenti, forse ce n’è stato uno, più bello di tutti: “Il Mondiale, forse, perché ottenuto con la maglia della Slovenia, ma non è facile da dire, tutto l’anno è stato superbo”.

Gli avversari invece saranno più o meno gli stessi, anche se Evenepoel, caduto qualche giorno fa in allenamento, potrebbe non essere in gran forma, almeno nella prima parte della stagione: “Non c’è dubbio che lo scalatore migliore sia Vingegaard - prosegue Pogacar - capace di avere al Tour un livello eccezionale. Nelle classiche Van der Poel e Van Aert sono dei riferimenti; Quanto a Roglic e Evenepoel sono così completi, devi guardarli sempre con grande attenzione, possono inventarsi qualcosa pure in pianura. Ho mandato un messaggio a Evenepoel, spero che si riprenda in fretta, non deve stressarsi, perché è inverno e c’è tempo per recuperare”

Sulle perplessità dello stesso Evenepoel riguardo ai dati fatti registrare da Pogacar all’ultimo Giro di Lombardia, lo sloveno commenta così: “Abbiamo il lettore di dati di Velon e credo che la lettura fosse un po’ sbagliata, con una potenza troppo bassa. Credo che Remco pensasse che io avessi spinto molto meno, ma che fossi stato più veloce di lui nella parte pianeggiante. I dati sulla potenza erano sbagliati”.

Infine una considerazione extra ciclismo, facendo il paragone con la star NBA, Lebron James, uscito dal mondo dei social: “Le confesso che tante, tante volte ci ho pensato pure io - conclude Pogacar - ma allo stesso modo so che il mondo social c’è ed è importante, anche per gli sponsor. Però starci troppo tempo può diventare una dipendenza e questo non va bene”. 

Foto: Sprint Cycling Agency