Presentazione squadre: Israel Start-Up Nation

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13
Jan
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Froome per il riscatto, De Marchi per le fughe. Woods e Martin le certezze.

La squadra israeliana si presenta al via della nuova stagione con un organico molto rinnovato, con diversi nuovi acquisti per tentare il salto di qualità. Per quanto riguarda la classifica generale, il profilo che offre maggiori garanzie è sicuramente Dan Martin. L’irlandese viene da un ottimo finale di stagione, dove ha ben figurato sia nelle classiche delle Ardenne che alla Vuelta. E’ vero che nelle ultime annate aveva dato segnali contrastanti e che l’età avanza, ma un investimento di 30 fantamilioni potrebbe risultare più un affare che una scommessa. Accanto a lui ci sono due vere e proprie incognite, entrambi nuovi arrivati in casa Israel: Chris Froome, sicuramente carico per la nuova avventura ma che nel 2020 non ha mai dato segno di poter essere nuovamente competitivo. Chi ci crede ancora, può aggiudicarselo per soli 16 fantamilioni; il norvegese Fredrik Hagen, che dopo un ottimo 2019, quest’anno non ha saputo riconfermarsi e non ha lasciato il segno. Quotazione di soli 7 fantamilioni che potrebbe invogliare qualcuno a tentare la sorte. Una possibile rivelazione a basso prezzo, potrebbe essere rappresentata dal 21enne australiano Sebastian Berwick, al debutto nel WT. Nel 2020, all’Herald Sun Tour è arrivato 2° in GC, a soli 17’’ da un certo Hindley. Se seguisse le orme del connazionale, un investimento di soli 3 fantamilioni potrebbe risultare l’affare dell’anno. Da segnalare anche, ad un prezzo di 15 fantamilioni, il sudafricano Daryl Impey, che però, senza le corse australiane, suo terreno di caccia preferito, dovrà cercare fantapunti andando a caccia di tappe nei GT. Diverse ruote veloci dovranno dividersi gli arrivi allo sprint: Hugo Hofstetter, che predilige però percorsi più complicati ma può fare bene anche in qualche classica del Nord; Davide Cimolai, sempre capace di portare a termine ottimi piazzamenti (e fantapunti) e anche lui capace di resistere su percorsi più esigenti. Entrambi sono quotati 14 fantamilioni. con una quotazione più bassa, pari a 10 fantamilioni, c’è un velocista puro, Pierre Barbier, che potrebbe ottenere qualche piazzamento, al pari di Rick Zabel, il quale però non sempre ha la possibilità di mettersi in proprio e cercare gloria personale. Per lui quindi quotazione più bassa: 4 fantamilioni. Capitolo classiche: sono due i profili che andranno a spartirsi le principali corse di un giorno. Sep Vanmarcke, reduce da un 2020 sfortunato e molto al di sotto delle aspettative, sarà il capitano nelle Classiche del Nord, sperando di beneficiare del cambio di casacca. Per lui quotazione, più che abbordabile, di 16 fantamilioni. Michael Woods, invece sarà il leader nelle Ardenne. Il canadese è un corridore poliedrico e potrà anche fare classifica nelle corse di una settimana e andare a caccia di tappe nei GT. Quotazione alta, ma giustificata dalle potenzialità in termini di fantapunti, di 36 fantamilioni.

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