Primoz Roglic: "Il mio primo stipendio fu di 300 Euro"

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24
Oct
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Il vincitore della Vuelta si racconta in attesa della stagione 2025

Primoz Roglic ha concluso il 2024 con la bella vittoria a La Vuelta, ma ha anche collezionato molta sfortuna con tra l'Itzulia Basque Country e il Tour de France. Lo sloveno, capitano della Red Bull Bora Hansgrohe,  pensa al 2025, sul quale ha dichiarato scherzando, ma non troppo "farò le corse in cui non ci sarà Tadej (Pogacar)". 

In attesa della nuova stagione Roglic si racconta e dà uno sguardo anche agli ultimi anni di carriera: "“Quando sono arrivato all’Adria Mobil non volevo neanche essere pagato, non mi sognavo neanche di gareggiare e non conoscevo nessuno nel ciclismo. Guardavo solo le corse in TV e mi ero reso conto di quanto fosse professionale il ciclismo. Era qualcosa di pazzesco, ma ero convinto che era qualcosa che ero in grado di fare. Il mio primo stipendio fu di 300 euro. 

Non ho esitato nel firmare con la Jumbo perché non sapevo nulla. Se non sai cosa aspettarti e non ti interessa, semplicemente agisci. Poi superi le sfide che ti si presentano davanti”.

Roglic ha poi commentato l'epilogo del Tour de France 2020  pieno di pathos, con la vittoria nella cronometro finale di Tadej Pogacar ai suoi danni“Non ho mai pensato di cambiare qualcosa dopo quel momento perché non ho delle brutte sensazioni a riguardo. Quel risultato era il migliore che potevo raggiungere, e va bene così“.

Foto: Sprint Cycling Agency