Sagan: "Il Giro d'Italia è più divertente del Tour. Spero di tornarci"

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26
Nov
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Lo slovacco ripercorre la vittoria di Tortoreto e mette nel mirino la prossima Classica Monumento

Peter Sagan nel 2020 ha raggiunto un altro traguardo della sua immensa carriera. Perché uno così, non può smettere di stupire, ce l'ha nel sangue. Così la sua prima vittoria (alla prima partecipazione) al Giro d'Italia è già catalogata alla voce "imprese". La tappa di Tortoreto è un lampo che ricorderemo per molto tempo, così come altri suoi successi, anche se il traguardo più bello della sua vita resta la nascita del figlio Marlon

E' un Peter Sagan maturo e riflessivo quello che si racconta in esclusiva a Tuttibici; un campione che, nonostante la bacheca scintillante, ha trovato il modo anche in questa stagione anomala di provare delle emozioni nuove: "Il Giro mi è piaciuto molto - ha detto Sagan - è stata una corsa bella. Secondo me in una stagione normale e non atipica come questa, sarebbe stato ancora più bello. Rispetto al Tour de France, dove c'è sicuramente più tensione, il Giro d'Italia è più divertente e poi quando siamo passati in Veneto, dove ho trascorso i primi anni della mia carriera, l'emozione è stata davvero tanta. Mi sono sentito come a casa, l'Italia è davvero un bellissimo paese". 

Sagan non sa ancora se tornerà alla corsa rosa nel 2021, ma lascia una porta aperta alle speranze dei tifosi: "Spero di tornare, ad oggi non lo so, con la squadra non abbiamo ancora deciso il programma per la prossima stagione. Una cosa però è certa, fare due grandi giri (Tour de France e Giro d'Italia) a distanza ravvicinata l'uno dall'altro e in un anno come questo è stato davvero tosto. In una stagione normale invece tutto è possibile, chissà". 

Il campione slovacco mantiene un velo di mistero sugli obiettivi della prossima stagione, ma ha dichiarato che nel caso ci siano le Olimpiadi, non mancherà, mentre sulla corsa che vorrebbe vincere lascia un indizio abbastanza chiaro: "Purtroppo non si può scegliere, non avendo un programma definito per il 2021 non so in quali corse sarò al via. C'è da dire che la Milano-Sanremo non l'ho mai vinta, quindi..."

Nel 2020 Sagan è arrivato quarto alla Sanremo, l'ennesimo piazzamento di una stagione regolare, ma con pochi acuti: "Ho fatto incetta di secondi posti e non vedevo l'ora di tornare a vincere. Vincere è come una liberazione. Sono consapevole del fatto che le aspettative fossero alte, tutti si attendevano da me l'ottava maglia verde (al Tour ndr), purtroppo però non si può avere tutto, sicuramente ci riproverò. Non ho intenzione di accontentarmi, la mia voglia di vincere rimane quella di sempre". 

Parole che faranno brillare gli occhi dei fantamanager e, in ogni caso, quelli che hanno puntato su di lui nel 2020, non sono rimasti delusi. Nonostante il solo acuto di Tortoreto, con i suoi molti piazzamenti Sagan è stato il top sprinter al Fantacycling a livello di punti, 1992.

Un ottimo motivo per puntare ancora su Sagan, una garanzia del ciclismo e del fantaciclismo. 

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