Van der Poel vs Pogacar, lo strano duello

img
img
img
img
shape
shape
blog-details
4
Apr
ad

Cosa ci lascia il Giro delle Fiandre 2022

Il duello Van der Poel-Pogacar porta il ciclismo in un’altra dimensione. Saltata la sfida con Van Aert, il Giro delle Fiandre ha regalato comunque un confronto tra campioni degno del copione di un film, con un finale non troppo a sorpresa, ma degno del palcoscenico in questione. Fuoriclasse diversi eppure entrambi meravigliosi, l’olandese e lo sloveno non hanno tradito chi li attendeva; la corsa doveva portare la loro firma e così è stato. 

Pogacar ha attaccato, spingendo come un ossesso sugli aspri muri fiamminghi, Van der Poel ha resistito e risposto, ammettendo con onestà di aver fatto fatica: "In gara Tadej è stato fortissimo sull’Oude Kwaremont e sul Paterberg - ha detto Van der Poel subito dopo l’arrivo - io stesso ho rischiato di staccarmi sul Paterberg. Confesso che non ho mai fatto così duramente il Paterberg, ma sapevo che dovevo sopportare la fatica per arrivare alla fine. È stata una gara durissima, ma rifarei tutto”. Rifarebbe tutto anche perché allo sprint è stato lui a trionfare, in un modo quasi scontato, un po’ come qualche giorno prima alla Dwars door Vlaanderen. 

Pogacar, invece, ha pagato pegno proprio negli ultimi metri, rimanendo imbottigliato sul più bello, ma non così deluso, almeno all’apparenza: "“Tutto sommato è stata una grande esperienza – ha detto lo sloveno nel post corsa – è stata una gara davvero incredibile. La squadra è stata perfetta, è stato incredibile trovarmi sugli ultimi muri da solo con Mathieu. Mi sono innamorato di questa gara!”. Ci siamo innamorati un po’ tutti a dire la verità, anche perché la bellezza del duello, non ha escluso dalla corsa gli altri, bravi a infilarsi negli spiragli lasciati dai super favoriti. Allora applausi anche per l’ottimo Van Baarle, che si dimostra corridore completo e affermato per le classiche del nord, così come Madouas, che finalmente concretizza i suoi sprazzi di talento, con un piazzamento di prestigio. 

Van Aert è mancato, questo è ovvio: chissà quanto sarebbe stato emozionante questo Fiandre anche con lui ai nastri di partenza; ma la sua assenza ha liberato spazio per una sfida nuova e inusuale. Un testa a testa tra due corridori diversi, ma simili nella loro ricerca del successo. 

Pogacar porterà con sé un bel bagaglio di esperienza al prossimo Tour de France, in cui il pavé sarà un fattore decisivo. Van der Poel, invece, cercherà di cavalcare l’onda buona per almeno un altro paio di settimane, con l’Amstel Gold Race e la Parigi-Roubaix all’orizzonte. Poi, sarà al via del Giro d’Italia e anche se per un mesto non correrà, il consiglio è quello di tenerlo stretto al Fantacycling: “Voglio venire al Giro perché ci sarà subito una possibilità per conquistare la maglia rosa. Questo è il vero motivo per il quale ho deciso di disputare la corsa”. C’è chi lo vede già in rosa e chi mente. 


METTI MI PIACE, CLICCA SULLA CAMPANELLA E SEGUI IL NOSTRO CANALE YOUTUBE ? https://www.youtube.com/c/Fantacycling

SEGUI IL NUOVO ACCOUNT INSTAGRAM ? https://www.instagram.com/fantacycling_official/

PEDALA CON SPECIALIZED ?  https://www.specialized.com/it/it/shop/bikes/road-bikes/performance-road-