Il danese in maglia gialla ma contesta la decisione di riprendere la corsa
Jonas Vingegaard ha assunto il comando della classifica generale della Parigi-Nizza, ma non è per nulla soddisfatto di come si è svolta la quarta tappa, segnata da condizioni meteorologiche estreme che hanno costretto gli organizzatori a neutralizzare la corsa negli ultimi 50 chilometri.
La neve e la pioggia battente hanno reso necessario l'intervento dei commissari, che hanno fermato la corsa prima di guidare il gruppo in modo neutrale fino a 28,8 km dal traguardo, quando è stata data nuovamente via libera alle ostilità.
"Ho sentimenti contrastanti, o meglio non sono affatto contento in questo momento" ha dichiarato Vingegaard dopo l'arrivo.
"Secondo me non avremmo mai dovuto correre questo finale, né riprendere quando lo abbiamo fatto".
Le condizioni sono state così dure che diversi corridori tremavano per il freddo, con Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) costretto addirittura ad aggrapparsi a una moto per cercare di riscaldare le mani prima della ripartenza. Un corridore della TotalEnergies, Steff Cras, è stato costretto al ritiro per ipotermia.
"Abbiamo percorso più di 10-12 km in discesa andando pianissimo, tutti erano congelati. Nessuno riusciva a sentire i freni".
"Ci hanno dato 5-10 minuti per riscaldarci, ma non è stato sufficiente. Io stesso non ho ancora recuperato il calore corporeo, sono ancora infreddolito".
Nonostante le difficoltà, nel finale Vingegaard ha attaccato a 2 km dall'arrivo, ma è stato superato negli ultimi 25 metri da João Almeida che si è preso la vittoria di tappa. Il corridore della Visma-Lease a Bike mantiene comunque la leadership della generale con 5 secondi sul compagno Jorgenson e 37 su Almeida.