Alaphilippe spiega perché non parteciperà al Tour

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28
Jun
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Ecci il suo programma per il finale di stagione e cosa fare con lui al Fantacycling

Jullian Alaphilippe spiega a L'Équipe in un'intervista i motivi per cui non parteciperà al Tour de France dopo la grave caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi. Una decisione difficile da digerire, visto che il campione del mondo ha provato in tutti i modi a recuperare per essere protagonista alla corsa di casa, la Grande Boucle:

 «La sto a malapena digerendo e ho bisogno di un po' di tempo, ma sì, la comprendo. È difficile da accettare perché ho lavorato sodo per questo. Sono partito per uno stage in Sierra Nevada (Spagna) poco più di tre settimane dopo la mia caduta (24 aprile). Se non avessi pensato di poter fare il Tour, non avrei mai ripreso ad allenarmi così presto. Ma ripeto: capisco la scelta della mia squadra. Al campionato di Francia ho sofferto molto quando ero in un ruolo di supporto. Durante il Tour, non avrei potuto permettermi di stare al calduccio nel gruppo. Non potevo sopportare di passare il mio mese di luglio soffrendo. Sono deluso e triste di non farne parte. Ma mi dà una prospettiva per preparare al meglio i miei obiettivi di fine stagione. 

La velocità, oltre 70 km/h, l’impatto e soprattutto il rumore dell'impatto. Quello che mi ha colpito di più è stato trovarmi in difficoltà respiratoria, sentire questa cosa che ti invade... (si ferma) Non puoi più fare niente, non puoi più controllare niente. Ti senti quasi morire... Mi commuove riparlarne. Nessuno mi aveva visto nel fosso, a parte Romain Bardet che ha cercato di aiutarmi quando ha visto le mie condizioni. Gli sarò eternamente grato per il suo gesto nei miei confronti.

 Non sono più lo stesso di prima, questo è certo. Prima di questo autunno avevo già vissuto un anno molto complicato, non ero sempre dove volevo essere fisicamente. Ci sono state molte battute d'arresto, mi sono ammalato, sono caduto tre volte, mi sono posto molte domande. Questa caduta a Liegi s’è aggiunta a tutto questo e ha lasciato il segno. È stata di gran lunga la più grave della mia carriera, ha cambiato molte cose. È parte di me, è la ragione per cui sono così adesso. Sono cambiato, prendo le cose diversamente».

Alaphilippe si è dato tre obiettivi per il finale di stagione: la Vuelta (19 agosto-11 settembre), i Mondiali (25 settembre) e il Giro di Lombardia (8 ottobre). Il consiglio per il Fantacycling dunque è quello di cederlo, se lo avete ancora in squadra, e monetizzare (controllate quanti scambi avete), visto che Alaphilippe ha un valore di 46 fantamilioni. Poi potete decidere di puntare di nuovo su di lui per il finale di stagione in cui, se lo conosciamo almeno un po’, proverà a essere di nuovo protagonista. 


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