L'ex campione del Tour parla della sua dipendenza dalla droga e del difficile percorso verso la guarigione in vista dell'uscita del suo nuovo libro
In un'intervista a tutto campo rilasciata al The Times, Bradley Wiggins ha aperto il suo cuore rivelando dettagli scioccanti del suo passato recente, in vista dell'uscita della sua nuova autobiografia 'The Chain'.
L'ex campione olimpico e vincitore del Tour de France ha toccato il fondo dopo il ritiro nel 2016, cadendo in una spirale di dipendenza dalla cocaina che lo ha portato a dormire persino sulle panchine dei parchi e in case di fortuna. In uno dei momenti più bui, come rivela lui stesso, è arrivato a sniffare cocaina dalla sua medaglia d'oro olimpica - un gesto che lui stesso definisce come 'pisciare sulla propria tomba'.
Wiggins ha anche affrontato le vecchie accuse di doping che hanno circondato il Team Sky, in particolare riguardo le esenzioni terapeutiche (TUE) per i corticosteroidi nei Tour 2011 e 2012.
'La squadra mi ha gettato sotto un bus', ha dichiarato, lasciando intendere che ci fosse qualcuno da proteggere.
Oggi però Wiggins è un uomo nuovo: è sobrio da un anno, frequenta i Narcotici Anonimi e ha ricevuto aiuto persino da Lance Armstrong, che lo ha portato negli USA per un programma di riabilitazione. Ha ripreso in mano la sua vita con una routine ferrea:
'Mi sveglio alle 6:15, vado in palestra ogni giorno, pianifico i pasti. Vivo come un atleta professionista'.
L'ex campione ha anche superato la bancarotta, trovando nuova stabilità lavorativa ed economica. Ha persino riscoperto la gioia di pedalare nel tempo libero, un'attività che aveva abbandonato per i traumi legati agli abusi subiti da giovane.
'Ora guadagno più di quanto abbia fatto negli ultimi sei anni. Ho una casa mia, non sono più senzatetto. Un anno fa lo ero', racconta con orgoglio Wiggins, simbolo di come sia possibile rialzarsi anche dalle cadute più rovinose.