Nuova Lega, nuova sfida!

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La Parigi-Roubaix, l'ultima follia del ciclismo, non ha bisogno di tante presentazioni. Ma diamo uno sguardo al percorso: 259,2 chilometri, totalmente pianeggianti con una serie infinita di settori di pavè. Ce ne sono ben 30 per un totale di 55,3 chilometri. 

Il primo settore sarà dopo quasi 100 km di gara ma la fase decisiva avverrà probabilmente al transito della Foresta di Arenberg, 2.300 metri da pedalare davanti al gruppo con la speranza di evitare cadute e forature.

A 45 km dall'arrivo il settore di Mons-en-Pévèle, lungo 3 chilometri e da 5 stelle di difficoltà. Altro momento cruciale sarà il passaggio al settore del Carrefour de l'Arbre, altri 2100 metri a cinque stelle ad una quindicina di chilometri dal traguardo previsto, come sempre, all'interno del velodromo di Roubaix. 

I favoriti - C'è chi l'ha già vinta due volte, come Mathieu Van der Poel, chi arriva da due secondi posti di fila come il compagno di squadra Jasper Philipsen, chi cerca gloria e il primo successo in una Monumento come Mads Pedersen, Filippo Ganna e Stefan Kung, e chi cerca riscatto sportivo dopo tanta sfortuna come Wout Van Aert.

E poi c'è lui, Tadej Pogacar, all'esordio sulle pietre verso Roubaix, a caccia di un trionfo che sarebbe clamoroso. 

Nessun altro sembra poter impensierire i grandi favoriti che abbiamo citato. Meritano comunque una citazione Jasper Stuyven, Nils Politt e Tim Merlier.

Attenzione poi alle sorprese, in particolare se il tempo fosse brutto. 

Pronti allo spettacolo?

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