Il danese commenta con scetticismo l'arrivo dello spagnolo alla Lidl Trek
Il trasferimento di Juan Ayuso alla Lidl-Trek continua a far discutere. Legatosi al team statunitense fino al 2030 dopo la separazione anticipata dalla UAE Team Emirates XRG, lo spagnolo è destinato a cambiare inevitabilmente alcune delle gerarchie interne grazie al suo indiscusso talento. Un innesto che però non sembra entusiasmare tutti, a giudicare dalle dichiarazioni di Mattias Skjelmose a TV2.
Il danese si è detto sorpreso dall’arrivo del più giovane collega, destinato con ogni probabilità a diventare il nuovo punto di riferimento per le corse a tappe, ruolo che fino a oggi spettava proprio a lui. Una prospettiva che lo porta a interrogarsi sul proprio futuro.
“È stata una situazione un po’ strana – ha ammesso Skjelmose – Ne ho sentito parlare abbastanza presto, senza che la squadra me lo comunicasse direttamente. L’ho trovato particolare. Ma sì, sarà emozionante: una nuova sfida“.
Il corridore danese ha sottolineato come la Lidl-Trek avesse costruito negli ultimi anni un progetto attorno a lui: “Mi baso su quello che mi ha detto la squadra. Mi hanno sempre ribadito che credono in me e che vogliono costruire una squadra intorno a me. Non credo che Ayuso sia stato preso come gregario, quindi sarà interessante capire come ci divideremo i ruoli“.
Il tema è anche quello della convivenza e degli obiettivi condivisi: “Abbiamo ambizioni simili. Se ha trovato difficile aiutare Tadej (Pogačar, ndr), non so se sarà disposto ad aiutare me. Ma potrebbe anche essere che non si sia trovato bene semplicemente alla UAE. Non lo conosco abbastanza per giudicare. Spero che potremo sostenerci a vicenda“.
Foto Sprint Cycling