L'addio di Peter Sagan, icona del ciclismo

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Oct
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Il campione slovacco si ritira con 121 vittorie

Ieri, 1° ottobre, si è chiusa la carriera del ciclismo su strada di Peter Sagan. Come annunciato ad inizio stagione, lo slovacco lascia il gruppo a 33 anni al termine del Tour de Vandée in Francia, che ha chiuso al nono posto, ma soprattutto con 121 vittorie all'attivo tra cui tre mondiali consecutivi, un Fiandre, una Roubaix, sette maglie verdi al Tour de France (record) e tre Gand- Wevelgem oltre a 12 tappe vinte alla Grand Boucle e una lunga serie di successi in giro per l'Europa. Gli ultimi anni di sofferenza e privi di grandi risultati non cancellano gli splendidi ricordi di un passato non troppo lontano fatto di tanti successi e sfide all'ultimo sangue con, tra gli altri, Cancellara, Boonen, Gilbert e Cavendish.

Un personaggio fuori dagli schemi che ha rivoluzionato il mondo del ciclismo per 15 anni e oltre. E che mancherà ad uno sport che, oggi, fa delle tattiche esasperate e delle preparazioni maniacali e fin troppo tecnologiche un marchio di fabbrica poco simpatico.

La prossima sfida di Re Peter sarà la mountain bike, sua altra grande passione, con cui cercherà di partecipare alla prova olimpica di Parigi 2024. 

E lui sarà dispiaciuto?: "Mi mancherà il gruppo della squadra, non quello in corsa". 

Unico, Peter.