L'intervista a Dino, vincitore del campionato Fantacycling 2025

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22
Oct
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"Ciccone e Mcnulty mi hanno svoltato la stagione. Il mio pupillo? Tiesj Benoot!"

La Sicilia negli ultimi anni è terra fertile per il ciclismo italiano, in grado di sfornare campioni sulle due ruote come Nibali o Caruso, ma anche di creare dei veri e propri fuoriclasse del Fantacyling. È il caso di Giuseppe Dinolfo, siciliano di 27 anni che ha dominato il campionato 2025 e che si è aggiudicato la bici Drali in palio per il primo posto. Per tutti è Dino, fantallenatore del Dino_Team che ha sbaragliato la concorrenza superando quota 80mila punti stagionali e che ha impreziosito la sua annata vincendo anche con il suo club i Fantakings.

 

“Come hai iniziato a seguire il ciclismo?” 

"Io abito in Sicilia, una terra senza particolare tradizione per la bicicletta rispetto ad altre regioni come Toscana o Lombardia, ma ricordo che sin da piccolo in estate guardavo il Tour de France e piano piano mi appassionai e iniziai a vedere anche le altre corse. È però proprio grazie a Fantacycling che ad oggi seguo tutte le corse, da gennaio in Australia, a ottobre in Cina."

“Quali sono i corridori che maggiormente apprezzi?” 

"A me piacciono coloro che ci mettono l’anima, che buttano il cuore oltre l’ostacolo e che non vincono sempre con grande facilità, come Pogacar. Tra i più vincenti apprezzo Pedersen o Evenepoel, ma anche, e soprattutto, coloro che ci provano sempre come Healy o Benoot… e poi ovviamente Van der Poel, la classe fatta corridore."

“Parlando invece di Fantacycling, come è andata in generale la tua stagione?” 

"Ho avuto un inizio di 2025 abbastanza regolare, ma sono stato sin da subito in top 100. Il primo grande acuto l’ho avuto alla Liegi con Ciccone, che avevano in pochi, e grazie a lui sono balzato al 2° posto. I miei grandi giri, nonostante la vittoria finale, sono andati malino, soprattutto il Giro d’Italia in cui non avevo alcun uomo in top 10! Al Tour ho panchinato Onley e alla Vuelta Riccitello, ma, nonostante ciò, sono riuscito sempre a rimanere nelle prime posizioni. La svolta di fine stagione è stata l’acquisto di Mcnulty che, tra Polonia e Montreal, mi ha permesso di lottare nelle prime posizioni fino alla fine. Il terzo posto di Healy al Mondiale (preso la sera prima) ha sancito praticamente la mia vittoria e nelle ultime corse mi sono limitato a giocare in difesa, specie post Lombardia quando avevo ben 700 punti di vantaggio sul secondo da gestire."

“Qual è stato il corridore che ti ha dato più soddisfazioni nel corso della stagione?” 

"Senza dubbio Lipowitz: lo avevo sin dall’inizio (quando in tanti non lo avevano) e l’ho venduto al momento giusto, subito dopo il Tour, quando ho capito che non avrebbe fatto più nulla."

“Mentre il corridore low cost che ti ha dato più soddisfazioni?” 

"Penso Romeo della Movistar, preso a 1 fantamilione e subito piazzato all’UAE Tour."

“Il tuo pupillo al fanta?” 

"Come detto, adoro i corridori che danno tutto anche se non vincono. Uno su tutti è Tiesj Benoot: quando corre lo prendo sempre!"

“Quali sono state le corse migliori e peggiori della tua stagione?” 

"Le migliori la Parigi-Nizza, con cui ho un feeling particolare e arrivo da 3 anni sempre in top 100, e il Tour de Suisse con l’accoppiata Onley-Gall. Il Giro d’Italia è stato invece un totale disastro sotto ogni punto di vista." 

 “So che non si possono rivelare i trucchi del mestiere, ma potresti dare qualche consiglio per le prossime stagioni a tutti i fantallenatori?” 

"Come in ogni gioco ammetto che conta tanto la fortuna, ma in parallelo serve anche una buona dose di preparazione. Per quanto riguarda gli scambi tengo un file con cui mi annoto tutti i corridori comprati e venduti nel corso della stagione. Inoltre, uso una sorta di tecnica a slot, che ultimamente si sente spesso nel fantacalcio, che serve per mantenere sempre la squadra bilanciata. Conta tantissimo la scelta dei 30 a inizio anno e nella mia squadra tengo fisso uno zoccolo duro di corridori che penso parteciperanno a tante gare nel corso della stagione e che cerco di non scambiare mai. Un altro suggerimento che posso dare è di seguire più corse possibili, anche (e soprattutto) quelle minori, per conoscere meglio i corridori."