Mondiale di Wollongong, le dichiarazioni dei protagonisti

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23
Sep
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Da Van der Poel a Pogacar, le ultime ore prima del verdetto

Il mondiale rende gloria per un giorno, ma lascia un ricordo indelebile dipinto sulle maglie dei corridori. Quel bordino iridato sulle maniche serve per distinguere chi ce l’ha fatta da chi invece quel traguardo non l’ha mai raggiunto. Mathieu van der Poel pensa che il tempo della sua gloria sia giunto, e che anzi debba sbrigarsi. «Sto invecchiando, le chance diminuiscono ogni anno  – ha detto a Het Nieuwsbald  – spero un giorno di diventare campione del mondo e di spuntare l’obiettivo dalla lista. È una gara molto difficile da vincere. Ho partecipato solo due volte, a Lovanio tornavo dall’infortunio alla schiena. Non è stato un fiasco, ma domenica spero di avvicinarmi di più». Di fronte Vdp si ritroverà l’avversario di sempre, Van Aert, ma la lotta a due potrebbe, come spesso accade, arricchirsi di altri protagonisti, attesi e meno. Uno di questi è Tadej Pogacar che gioca un po’ a carte coperte: “Voglio il Mondiale, ma non lo cambierei con il Lombardia. Il Giro 2023? Non vengo…”. E Julian Alaphilippe che fa? 

Ha dietro di sé un Ct come Thomas Voeckler, che stamattina a L’Équipe dice di rifiutarsi di parlare di pressioni, ma aggiunge che il successo degli ultimi due anni, non gli dà il diritto di essere meno esigente. «Non voglio che iniziamo a pensare che non abbiamo niente da perdere perché abbiamo vinto le due volte precedenti». Al culmine di una stagione piena di cadute e infortuni, il bi-campione del mondo potrebbe piazzare un colpo di coda inatteso. Difficile però che il moschettiere dopo il tonfo della Vuelta possa già aver ritrovato la condizione giusta, ma è un campione e lui quel bordino sulla maglia lo avrà. 


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