Da Firenze la Grand Depart della corsa francese
Uno scenario da favola per la presentazione della Grand Depart del Tour de France 2024. Il salone dei cinquecento di Firenze scintillante come non mai ha accolto la Grande Boucle 2024, con una serata presentata in diretta su Rai 2 dal giornalista Francesco Pancani, dall’ex corridore e opinionista Rai Alessandro Petacchi e dalla ciclista Marta Cavalli. Si partirà dal capoluogo toscano con altre tre tappe in Italia tra Emilia Romagna e Piemonte, con omaggio ai grandi del ciclismo italiano, Bartali, Coppi, Pantani, Nencini, Nibali e tante altre leggende.
La descrizione e la ricognizione del percorso affidata all’analisi tecnica di Stefano Garzelli ci ha fatto conoscere meglio le tre frazioni. Prima tappa con partenza da Firenze, 205 km con sette salite e quasi 4000 metri di dislivello. Si attraverseranno gli Appennini con l’arrivo a Rimini.
Seconda tappa di 200 km con la partenza da Cesenatico in ricordo di Marco Pantani, doppia ascesa nel finale al Colle di San Luca e poi arrivo a Bologna.
La terza tappa invece partirà da Piacenza e arriverà a Torino, per un totale di 225 km, ci sarà il passaggio da Tortona in ricordo di Fausto Coppi; una frazione che sulla carta sarà la prima adatta ai velocisti. Anche la quarta tappa partirà dall'Italia, da Pinerolo, con arrivo ancora da definire.
Sul palco ha presenziato il direttorie generale del Tour de France Christian Prudhomme: “L’Italia è la culla del ciclismo romantico, il paese di campioni immensi, di attaccanti che i campioni amano. È un paese di estrema bellezza. Saranno tappe interessanti anche per i percorsi: ricordiamo il mondiale in Romagna con la vittoria di Julian Alaphilippe. 120 anni senza l’Italia, non si viene qui senza approfittare delle sue bellezze e delle difficoltà, la volontà è quella di un Tour che lascerà il segno. Ci saranno le olimpiadi del 2024 a Parigi, ma noi difendiamo il Tour de France che arriverà a Nizza. Sarà un Tour diverso quello del 2024? Grazie a voi sarà diverso".
È intervenuto anche Dario Nardella Sindaco di Firenze: “C’è stato un grande lavoro di squadra con Stefano Bonaccini e con tutta l’organizzazione coinvolta nelle tappe. Un ringraziamento a Christian Prudhomme perché abbiamo inseguito questo sogno, sono grato al ciclismo italiano per un evento che incarna la nostra storia, uno sport che appassiona ancora tante persone e ha ancora numeri straordinari. Il ciclismo è dentro i cromosomi di Firenze con Bartali, Nencini; Firenze è la città dell’arte e della bellezza, ma anche del ciclismo”.
Poi è stata la volta del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Quando con Davide Cassani abbiamo fatto questo sogno, abbiamo immaginato proprio questo, una grandissima opportunità, la tappa di Cesenatico omaggerà Pantani, ma anche Dante Alighieri con il passaggio da Ravenna. Grazie, noi abbiamo immaginato lo sport come il più grande veicolo di promozione del territorio. In ogni paese, c’è qualcuno che praticasport e che è tifoso di una squadra. Sarà una grande festa che farà conoscere ancora di più i nostri territori in tutto il mondo”. Gli ha fatto eco il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “Il rapporto di Firenze con la Francia è privilegiato dalla storia, anche già dal simbolo della città. Una competizione che ci porta a vedere in Nencini e Bartali due persone formidabili. Ricordiamo la vittoria del Tour del ’48 da parte di Bartali che, nel momento della morte di Togliatti, fermò una guerra civile”.
Durante la serata c'è stato anche l’omaggio e l’applauso commosso a Davide Rebellin, scomparso recentemente in un tragico incidente stradale.