Anche quest’anno nessuna maglia iridata vincerà la Milano-Sanremo; sembra strano, ma non succede dal 1983, anno in cui Giuseppe Saronni arrivò da solo al traguardo con 44” su Guido Bontempi e Jan Raas. Un piccolo record che rimarrà intatto 39 anni dopo, perché l’attuale campione del mondo, Julian Alaphilippe non partirà. 

La “Classicissima” perde il moschettiere per bronchite e anche tutti coloro che avevano puntato su di lui al Fantacycling sono costretti a correre ai ripari. Le sue condizioni sono peggiorate ieri mattina. Non aveva saltato nessuna delle cinque precedenti edizioni e la corsa è una delle sue preferite: primo nel 2019, terzo nel 2017 e nel 2020. Quest’anno non sarebbe stato il favorito numero uno, ma comunque uno dei papabili. Dice Alexandre Roos su L'Equipe che questa battuta d'arresto non dovrebbe cambiare il resto della stagione di Alaphilippe: Giro dei Paesi Baschi dal 4 aprile, Freccia Vallone e Liegi. Ma cambia i piani della Quick-Step, rimasta senza capitano. I belgi hanno richiamato allora Fabio Jakobsen, il velocista olandese arrivato già a sei successi in questo inizio stagione. Sarà la sua prima Sanremo, però. Patrick Lefévère, il suo gran boss, aveva espresso dubbi la settimana scorsa, nella sua rubrica per il quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad, sull'opportunità di schierare uno sprinter puro. Roos spiega che il ragionamento è giusto: “sia la Jumbo per Van Aert, sia la UAE per Pogacar faranno esplodere la corsa prima di arrivare in via Roma”. La firma de l’Equipe punta allora su Florian Sénéchal, che potrebbe rivelarsi la sorpresa. Ieri è andato a provare il Poggio, e potrebbe essere proprio lui la carta a sorpresa del Wolfpack. 

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