Tokyo 2020, i favoriti della prova in linea

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23
Jul
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Slovenia e Belgio favorite, Italia potrebbe essere la sorpresa!

Sulla carta la prova in linea di ciclismo su strada delle Olimpiadi di Tokyo sarà una sfida tra Slovenia e Belgio. I primi, infatti, possono fare affidamento sul vincitore del Tour de France Tadej Pogacar, il quale, in salita è un autentico fenomeno. I secondi, invece, hanno Wout Van Aert, un corridore totale che nessuno può permettersi di portare in volata, dato che è l’unico atleta, tra quelli adatti al tracciato, che vanta uno spunto da sprinter puro.
Come se non bastasse, inoltre, Belgio e Slovenia possono contare su due seconde punte del rango di Remco Evenepoel e Primoz Roglic

Riguarda la diretta di ieri sulle Olimpiadi e seguici sul nostro canale Youtube:

https://www.youtube.com/watch?v=h3adDQJdOpg

Le altre nazionali schierano diversi uomini interessanti. Ci sono atleti che, se in giornata, possono anche tenere testa a Pogacar su una salita come il Mikuni Pass, la quale misura sette chilometri e ha una pendenza media del 10%. 

Per l’Italia ancora una volta il ruolo sarà quello dell’outsider, dato che non abbiamo sulla carta atleti in grado di competere con i migliori. Il quintetto azzurro, formato da Vincenzo Nibali, Giulio Ciccone, Damiano Caruso, Gianni Moscon e Alberto Bettiol, dovrà contare dunque sull’inventiva, cercando magari di agire già da lontano. 

David Gaudu e Guillame Martin saranno invece i due capitani della Francia, reduci da un buon Tour, accompagnati da Cavagna e Cosnefroy. Quartetto interessante anche per la Colombia, che schiererà i reduci dal Tour Rigoberto Uran, Nairo Quintana, Sergio Higuita ed Esteban Chaves. Richard Carapaz dopo il podio al Tour de France cercherà di portare all’Ecuador una medaglia, così come Alexey Lutsenko per il Kazakistan, che addirittura vinse a Londra 2012 con Vinokourov. Cercheranno inoltre di essere della battaglia anche Michael Woods (Canada), Pavel Sivakov e Aleksandr Vlasov (Russia), George Bennett (Nuova Zelanda), Michal Kwiatkowski e Rafal Majka (Polonia), Bauke Mollema e Wilco Kelderman (Olanda), Jakob Fuglsang (Danimarca), Richie Porte (Australia), Marc Hirschi e Stefan Kung (Svizzera), Patrick Konrad (Austria) e Daniel Martin (Irlanda).