Nonostante la perdita di altri 9 secondi sul Col de la Loze, il danese resta fiducioso nella sfida a Pogačar
Jonas Vingegaard rimane convinto di poter ancora battere il leader del Tour de France Tadej Pogačar, nonostante abbia perso altri 9 secondi dal corridore della UAE Team Emirates-XRG nel finale della brutale salita del Col de la Loze nella tappa 18.
A differenza del 2023, quando il capitano della Visma-Lease a Bike era riuscito a staccare Pogačar sulla salita di 26,5 chilometri assicurandosi virtualmente la vittoria del Tour, questa volta Vingegaard ha dovuto assistere impotente alla fuga dello sloveno nel finale.
La sconfitta, seppur minima in termini di tempo, deve aver fatto particolarmente male considerando che Vingegaard e la sua squadra avevano fatto a pezzi la corsa sul Col de la Madeleine, isolando Pogačar in un gruppetto ristrettissimo di corridori in maglia gialla.
'Oggi è stata una giornata brutale, cinque ore in sella. Non sono sicuro di aver mai affrontato una tappa così dura al Tour', ha commentato Vingegaard al traguardo. 'Mi sentivo bene, la squadra era in forma, avevamo grandi piani - si è visto che abbiamo provato ad attaccare presto. Purtroppo non siamo riusciti a guadagnare tempo su Tadej.'
La Visma-Lease a Bike ha fatto esattamente ciò che Pogačar aveva previsto dopo la tappa 17, piazzando Matteo Jorgenson nella fuga iniziale. Ma è stato sul Madeleine che la squadra ha davvero alzato il ritmo, con una serie di attacchi che hanno ridotto il gruppo dei migliori a soli quattro corridori.
Nonostante la situazione non sia delle più favorevoli e resti solo una tappa di montagna prima di Parigi, Vingegaard mantiene la fiducia: 'Penso che siamo apparsi abbastanza alla pari. Lui ha preso qualche secondo, ma il Tour non è finito'. Alla domanda se creda ancora nella vittoria finale, il danese ha risposto con fermezza: 'Sì, ci credo ancora.'