Filippo Ganna e compagni vanno veloce come Marcel Jacobs, e fanno sognare l'Italia. Il quartetto azzurro nell’inseguimento a squadre a Tokyo stabilisce il nuovo record del mondo con il tempo fenomenale di 03:42:307. Simone Consonni, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Filippo Ganna, guadagnano la finale olimpica battendo di pochissimo la forte Nuova Zelanda con una prova di cuore, fatta di sorpassi e contro-sorpassi continui, fino agli ultimi due giri finali: qui la locomotiva Ganna si mette in testa e trascina la squadra al successo e al sogno di una medaglia d’oro.

Domani mattina alle 11:06 ora italiana, saremo tutti a tifare per i nostri azzurri, impegnati contro la fortissima Danimarca, che ha guadagnato la finale battendo la Gran Bretagna, nonostante un incidente nel finale di gara. Il danese Madsen, a testa bassa, ha centrato in pieno il britannico Charlie Tanfield quando i danesi stavano per doppiare gli avversari. I britannici hanno tagliato il traguardo con tre corridori, mentre i danesi solo con due, ma alla fine la giuria ha assegnato ugualmente la vittoria alla Danimarca. 

Sarà dura, perché prima della collisione i danesi avevano una proiezione di tempo addirittura migliore rispetto agli azzurri, ma nulla è precluso. 

La medaglia è già sicura, ma il nostro quartetto ha sbriciolato il precedente record italiano di 03:46:513 e in finale potrebbe addirittura trovare la spinta per migliorarsi ancora. Un po’ come ha fatto Marcel Jacobs nei 100 metri piani: l’uomo che ha dimostrato a tutti che i sogni si possono realizzare davvero. 

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